di Manuela Artioli
Cento. Cento si prepara a vivere un altro capitolo della sua lunga storia con la 441ª edizione della sua storica Fiera, in programma dall’11 al 14 settembre. Un evento che affonda le radici nei secoli, ma che continua a rinnovarsi, accogliendo ogni anno il presente con uno sguardo rivolto al futuro. Il tema scelto per questa edizione, “Cuore della città”, non è solo un titolo evocativo, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti: riportare al centro la comunità, le sue energie, le sue eccellenze, in un dialogo costante tra passato e futuro.
La Fiera di Cento non è più semplicemente una vetrina di prodotti o attività, ma un racconto collettivo, un palcoscenico condiviso in cui la città si specchia e si riconosce. Ne è convinto anche il sindaco, Edoardo Accorsi, che ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto intorno all’evento: una Fiera che valorizza la tradizione ma che diventa anche momento di festa, partecipazione, identità. La presenza delle scuole, delle associazioni, delle imprese, delle società sportive e dei cittadini è la dimostrazione di quanto l’iniziativa sia vissuta come patrimonio comune.
Al centro della progettazione dell’edizione 2025 c’è la parola “relazione”, come ha spiegato Filippo Taddia, assessore al Commercio. La “R” racchiusa simbolicamente nella parola “Cent(r)o” diventa il cuore pulsante di una manifestazione costruita sull’incontro tra generazioni, tra mondi produttivi e culturali, tra radici e nuove prospettive. Questo spirito si riflette perfettamente in uno degli spazi simbolo della Fiera: il Villaggio delle Imprese, ribattezzato per l’occasione “Cent(r)o del Cuore”. Qui oltre venti realtà imprenditoriali del territorio si confronteranno tra loro e con il pubblico, offrendo non solo esposizione, ma anche riflessione, convegni e talk nati dalla collaborazione tra Comune, CNA, Confartigianato e Pirene Srl.
Proprio Aldo Gucci, direttore operativo di Pirene, ha sottolineato l’importanza del confronto e dell’ascolto, elementi fondamentali per costruire un evento che rispecchi davvero la città e che sia anche capace di attrarre visitatori da fuori. L’obiettivo, infatti, è duplice: essere fiera del territorio e insieme vetrina di accoglienza, dove ogni proposta ha un valore identitario che può generare ricadute positive per tutta la comunità.
A rafforzare ulteriormente l’identità cittadina sarà il legame con un’altra colonna portante di Cento: il Carnevale d’Europa. In questa edizione, la connessione si farà ancora più stretta grazie alla presentazione, domenica 14 settembre, dei bozzetti dei carri 2026. Sarà un’anteprima simbolica, un passaggio di testimone tra due eventi che condividono la stessa anima festosa e popolare. Le associazioni carnevalesche, inoltre, saranno presenti durante tutti i giorni della Fiera con attività dedicate ai bambini, stand gastronomici e momenti musicali che animeranno le vie del centro.
Ma non sarà solo la tradizione a fare da protagonista. Grande attenzione verrà data anche alla sostenibilità e all’innovazione. Via Matteotti diventerà un vero e proprio “quartiere verde”, grazie al progetto green carpet, in cui si incontreranno natura, cultura e buone pratiche. Prodotti a chilometro zero, artigianato creativo e filiere locali saranno al centro di uno spazio pensato per raccontare una nuova idea di consumo e produzione, con la collaborazione di MeLa Mercato e altri espositori sensibili ai temi ambientali.
Tra le novità più significative, arriva anche il “Guercino d’Oro”, un riconoscimento che premierà le eccellenze locali nei campi imprenditoriale, culturale e creativo. Non si tratta solo di celebrare risultati, ma di valorizzare chi, con passione e visione, contribuisce al benessere e alla crescita della comunità. Un tributo all’impegno quotidiano che costruisce il volto migliore di Cento.
Il programma degli spettacoli, poi, darà spazio a diversi linguaggi e generazioni: si parte giovedì 11 con l’ironia surreale di Valerio Lundini e I VazzaNikki, si prosegue con l’illusionismo comico di Raffaello Corti il venerdì, e con l’irriverenza virale di TurboPaolo il sabato. A chiudere, domenica 14, Vito e i bozzetti carnevaleschi, per un finale che unisce comicità e tradizione.
Le associazioni locali saranno come sempre protagoniste indiscusse, con circa cinquanta realtà coinvolte in esibizioni, attività per bambini, stand informativi e spettacoli. Tra i momenti più attesi, il ritorno della compagnia dialettale I Centesi di Ardin, le proposte inclusive della Fondazione Zanandrea e la sfilata in costume della Compagnia Antiche Terre del Gambero, che riporterà in Fiera suggestioni medievali.
Spazio anche alla formazione, con l’Istituto Professionale Fratelli Taddia che festeggia quest’anno un secolo di storia. Con i suoi 700 studenti, rappresenta un punto di riferimento per il territorio e un ponte fondamentale tra scuola e mondo del lavoro.
Immancabili anche due aree simbolo dell’identità fieristica: “ORIGINARIA Market”, dove trovare artigianato autentico e oggetti unici, e la “Corte dei Sapori”, per un viaggio enogastronomico tra le eccellenze locali. Il commercio cittadino avrà un ruolo da protagonista già a partire dal 6 settembre, con il tradizionale Sbaracco, il mercato a cielo aperto con sconti e promozioni, e continuerà l’8 settembre con una festa diffusa in collaborazione con le principali associazioni di categoria.
La Fiera di Cento 2025 si delinea così come un evento maturo, inclusivo e appassionato. Un grande racconto corale, capace di mettere insieme le tante anime della città: quella produttiva, quella culturale, quella associativa e quella scolastica. Un’occasione preziosa per riscoprire non solo ciò che Cento è, ma anche ciò che, insieme, può diventare.