Goro
16 Luglio 2025
Il consigliere regionale rilancia l'allarme dei risicoltori: "Servono interventi rapidi e meno burocrazia"

Nutrie. Gianella (FdI): “Consentire l’uso della calibro 22”

di Redazione | 2 min

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Goro. “Le nutrie stanno mettendo in ginocchio i nostri agricoltori. Non è più solo un problema ambientale, ma un’emergenza strutturale ed economica che colpisce in pieno il cuore della produzione risicola nel ferrarese. I danni alle risaie sono gravi e ormai insostenibili”. Così il consigliere regionale Fausto Gianella di Fratelli d’Italia interviene dopo l’allarme lanciato dai risicoltori, in particolare da Giampaolo Cenacchi, vicepresidente del Consorzio Riso del Delta del Po e presidente regionale dei risicoltori di Confagricoltura.

Prosegue il Consigliere regionale Gianella: “La situazione è drammatica. Le nutrie scavano gallerie sotto gli argini, svuotano le vasche e fanno morire le piantine. Gli imprenditori agricoli devono costantemente intervenire per riparare i danni e cercare di salvare i raccolti, con costi elevatissimi e carichi di lavoro ormai insostenibili. A questo si aggiungono episodi inaccettabili, come la distruzione delle gabbie di cattura da parte di ignoti, con veri e propri raid notturni. E’ inaccettabile che, oltre ai danni degli animali, gli agricoltori debbano fronteggiare anche atti vandalici che compromettono ogni sforzo di contenimento”.

In risposta a questa emergenza, Gianella ha già presentato un’interrogazione in Assemblea Legislativa per chiedere alla Regione di semplificare in modo urgente le norme che regolano il contenimento delle nutrie. “Oggi gli agricoltori, anche se in possesso delle necessarie autorizzazioni, sono costretti a seguire un iter burocratico complesso e lento. Serve più libertà di intervento sui propri terreni, serve la possibilità di agire con tempestività, e serve consentire l’uso di strumenti adeguati come il calibro 22, già in uso in altre regioni, purché maneggiato da personale formato e autorizzato”.

Secondo stime del Consorzio di Bonifica, solo nel territorio ferrarese si contano circa 500.000 nutrie: un numero impressionante, che supera di gran lunga la popolazione della provincia e rappresenta una minaccia concreta alla tenuta degli argini e alla sicurezza idraulica del territorio.

Conclude Gianella: “La Regione deve assumersi la responsabilità politica e operativa di questa emergenza. Non possiamo più accettare che chi lavora la terra, con sacrificio e dedizione, venga lasciato solo. E’ il momento di passare dalle parole ai fatti, servono norme più snelle, strumenti efficaci e un sostegno reale a chi produce valore, tutela l’ambiente e difende il territorio con il proprio lavoro quotidiano. La Regione ha stanziato 500.000 euro per sostenere la risicoltura, ma non possiamo permettere che i fondi dei contribuenti diventino cibo per le nutrie e basta. Fratelli d’Italia continuerà a battersi in ogni sede per dare voce a chi vive e lavora nelle nostre campagne”.

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