Occhiobello. Adesione definitiva del Comune di Occhiobello alla candidatura di allargamento della Riserva della Biosfera Mab Unesco Po grande. Il consiglio comunale dello scorso 7 luglio si è espresso all’unanimità rispetto a un percorso iniziato l’anno scorso quando il Comune ha condiviso il progetto, assieme ad altri sette Comuni della Provincia, per fare parte della rete delle Riserve bella Biosfera sul Po.
Si tratta di cinque Riserve presenti lungo l’asta principale del fiume Po (Monviso, Collina Po, Ticino Val Grande Verbano, Po Grande e Delta del Po), tutti territori accomunati dal medesimo interesse di salvaguardia ambientale, sviluppo sostenibile delle risorse, benessere delle persone, promozione delle peculiarità dei territori.
Un grande ecosistema caratterizzato da un delicato equilibrio, all’interno del quale perseguire la funzione di conservazione di paesaggi, ecosistemi e specie, sviluppo e logistica di supporto, cioè le funzioni che l’Unesco assegna a tutte le Riserve della Biosfera.
I Comuni della Riserva Biosfera Po grande, in particolare, dovranno fronteggiare l’obiettivo della riduzione del rischio idrogeologico, la conservazione della biodiversità, la mitigazione e l’adattamento degli effetti del cambiamento climatico, la tutela della quantità e della qualità delle risorse idriche e del suolo e la promozione dei valori identitari di cui il territorio è portatore.
“Proseguiamo nel processo di candidatura che ci vede al fianco di Canaro, Crespino, Gaiba, Guarda Veneta, Polesella, Stienta, Villanova Marchesana – spiega l’assessora al Turismo Marica Di Stasio che ieri ha partecipato all’incontro fra Comuni a Polesine Zibello (Parma) sul tema di una nuova possibile economia -, affinché venga esteso il riconoscimento Riserva della Biosfera anche a questo territorio a vocazione naturalistica che può, in questo modo, essere maggiormente attrattivo sia per i turisti sia per gli stessi residenti che troveranno servizi e opportunità per non abbandonare un luogo disposto a rinnovarsi e mettersi in gioco per la crescita e il benessere”.
I progetti riguardano, nello specifico, la promozione di un turismo lento, sostenibile e responsabile, divulgazione dei prodotti tipici, ma anche azioni per ridurre la vulnerabilità agli impatti attuali o previsti dei cambiamenti climatici (fenomeni meteorologici estremi e innalzamento del livello del mare), nuovi protocolli produttivi che garantiscano la sicurezza alimentare e suppliscano alla perdita di biodiversità, approvvigionamento di energia da fonti alternative.
Il dossier di candidatura sarà inviato, per una valutazione, al Comitato Tecnico Nazionale che, a sua volta, lo indirizzerà all’Unesco.
Il cantiere si svolgerà dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria compresa dalle 8 alle 18, durante le ultime tre settimane di luglio.
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