Bondeno. Procede spedito, come da cronoprogramma, il cantiere che porterà alla realizzazione di una delle opere idrauliche più imponenti del territorio, il cui valore si aggira attorno ai 68 milioni di euro. Un’opera finanziata con fondi Pnrr, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Regione Emilia-Romagna.
Martedì scorso, con la posa del ponte sul canale Pilastresi, si è compiuto un altro significativo passo per la realizzazione di un impianto che si propone di migliorare significativamente il sistema di scolo del bacino Burana-Po di Volano, affiancando lo storico impianto delle Pilastresi.
«Ringraziamo il personale del Consorzio di Bonifica e l’azienda Frantoio Fondovalle per l’avanzamento significativo dei lavori – spiega il Sindaco di Bondeno, Simone Saletti – i quali stanno rapidamente ridisegnando il territorio nella zona attorno a Malcantone di Stellata. Attraverso le prime imponenti tubazioni che, una volta collegate ai motori, alle pompe idrauliche e alle altre opere di scolo, contribuiranno a migliorare significativamente la sicurezza idraulica dell’Alto Ferrarese, ma anche della Bassa Modenese e del Mantovano».
Il comprensorio servito dalle nuove realizzazioni è pari a circa 242.521 ettari, partendo dal crinale dell’Appennino e fino al Po, attraverso le regioni circostanti.
Il presidente del Consorzio della Bonifica Burana Francesco Vincenzi aggiunge: «I mutamenti climatici, con abbondanti precipitazioni raccolte in un limitato periodo di tempo e intervallate da periodi siccitosi, hanno imposto un cambiamento di marcia, che però si sta attuando ponendo al tempo stesso la massima attenzione sul rispetto del territorio, delle attività presenti nei luoghi attraversati dalle reti dei canali e dalle pratiche colturali. In località Malcantone, sono in corso di realizzazione, attualmente, le 12 imponenti pompe collocate ai piedi dell’argine, con la viabilità accessoria che garantirà una più agevole fruizione per i residenti e sarà anche funzionale alla gestione ottimale dell’impianto. A regime, il nuovo impianto idrovoro della Cavaliera garantirà una capacità di sollevamento con potenzialità di scarico fino a 60 mila litri al secondo oltre all’attuale capacità. I tempi per la realizzazione del cantiere, nel suo complesso, rimangono stringenti ma il team al lavoro sta dimostrando di avanzare rapidamente lungo il sentiero tracciato e che dovrà arrivare alla sua naturale conclusione nel corso del 2026».
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