“Cresciuta senza mamma, ma col suo amore dentro”
Un incidente, un coma lungo diciassette anni e un amore mai spento. La storia di Giada e Livia
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La società sportiva X Martiri ha ufficialmente annunciato di aver presentato la propria manifestazione di interesse finalizzata all’iscrizione al campionato di Eccellenza 2025/2026. Con questa mossa, arriva la conferma del suo coinvolgimento, in collaborazione con Terre di Castelli, come una delle quattro cordate interessate a prendere parte alla nuova avventura calcistica cittadina
Anticipare l’inizio delle attività nei cantieri edili alle ore 6 del mattino nei giorni in cui la temperatura percepita supera i 35 gradi tra le 12:30 e le ore 16: è questo l’invito avanzato dai segretari generali delle categorie edili di Cgil, Cisl e Uil nella conferenza stampa tenutasi alla Camera del Lavoro di piazza Verdi
Le notizie dal mondo darammatiche ed incredibili. Un pugno di uomini indecenti e paranoici fanno tremare l'umanità. Nel nostro angolo di mondo, piccolo e marginale decidiamo di resistere
Dopo anni di segnalazioni e proteste, arriva una prima vittoria per i diritti degli stranieri: il Tar Emilia-Romagna ha stabilito che la durata del permesso di soggiorno deve essere calcolata a dalla data di effettivo rilascio del documento, e non da quella in cui viene presentata la domanda di rinnovo
di Elena Coatti
Circa duecento persone hanno sfilato ieri sera (9 luglio) per le vie del centro storico di Ferrara in una fiaccolata carica di rabbia, dolore e determinazione. Un corteo simbolico e vibrante, organizzato da Ferrara per la Palestina e Donne per la Palestina, per ribadire la solidarietà al popolo palestinese e condannare il genocidio in corso nella Striscia di Gaza.
Il tono della fiaccolata è stato tutt’altro che mesto. “Non è un momento funebre – hanno spiegato gli organizzatori – ma un atto di protesta contro chi oggi, in Italia e in Europa, è politicamente e militarmente complice nel genocidio”. Una manifestazione rumorosa, dunque, perché – come hanno spiegato gli organizzatori – “il silenzio oggi è complice”.
“Non commemoriamo solo i morti, ma i vivi”, ha ribadito con parole accorate Hajar Sahbaoui, del gruppo Donne per la Palestina. Ha sottolineato con forza che lo scopo dell’iniziativa è tenere alta l’attenzione su chi ancora resiste in Palestina. “Questo è un atto di vita e resistenza. Le atrocità sono sotto gli occhi di tutti, ma il mondo tace. I vivi oggi in Palestina non aspettano più la vita, aspettano solo il giorno della morte. E noi oggi siamo qui per proteggere quelle vite che resistono ed esistono”.
Non sono mancate le parole dure nei confronti delle istituzioni. Adam Sami, portavoce di Ferrara per la Palestina, ha definito la fiaccolata “una passeggiata rumorosa e di protesta” non solo contro l’aggressione a Gaza, ma anche contro “il nostro governo complice del genocidio in corso dal punto di vista politico e militare”.
Nel mirino anche la recente decisione del consiglio comunale di Ferrara, che “si è rifiutato di condannare le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele – spiega Adam -. Un atto grave che ci spinge oggi a essere ancora più presenti, più visibili e più determinati”.
I manifestanti hanno attraversato le vie del centro con in mano candele, ognuna con il nome di una vittima innocente palestinese. “Ogni candela porta con sé un sogno spezzato, ma anche la promessa che, se si spegnerà, noi continueremo a riaccenderla”, hanno spiegato gli organizzatori.
Partita da piazza della Cattedrale, la fiaccolata ha toccato le principali arterie cittadine: corso Porta Reno, via Carlo Mayr, via delle Scienze, via delle Volte, via San Romano, piazza Trento Trieste, via Canonica, via Bersaglieri del Po, corso della Giovecca, corso Martiri della Libertà, fino a chiudersi là dove era iniziata.
Durante il corteo, diversi passanti si sono fermati per osservare, alcuni per unirsi, altri per applaudire o semplicemente ascoltare. In corso Martiri della Libertà, una delle fermate simboliche, una giovane attivista palestinese ha detto: “Ricordiamo i martiri italiani qui, come oggi ricordiamo i martiri palestinesi. Come i partigiani lottavano contro il fascismo, così oggi i giovani palestinesi lottano per la libertà. La Palestina non è solo geopolitica: è una questione di umanità”.
Il messaggio dell’iniziativa è forte e chiaro: “Non in mio nome, non a nome mio le armi ad Israele, non a nome mio il genocidio del popolo palestinese”. Un messaggio che vuole essere politico e umano al tempo stesso, una piccola scintilla di speranza e un gesto concreto di vicinanza per “toccare le coscienze dormienti, scalfire l’indifferenza e far arrivare la voce del popolo palestinese là dove si finge di non sentire”.
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