Dopo anni di segnalazioni, proteste e appelli pubblici, arriva una prima vittoria concreta per i diritti degli stranieri: con la sentenza del 30 giugno 2025, il Tar Emilia-Romagna ha stabilito che la durata del permesso di soggiorno deve essere calcolata a partire dalla data di effettivo rilascio del documento, e non da quella in cui viene presentata la domanda di rinnovo.
Una decisione che rappresenta un importante passo avanti verso un trattamento più equo per centinaia di lavoratori stranieri in regola, spesso lasciati per mesi “in un limbo senza diritti”, come denuncia da tempo l’associazione Cittadini del Mondo di Ferrara.
La prassi contestata — consolidata presso la Questura di Ferrara — prevedeva infatti che il permesso venisse retrodatato al momento della richiesta, nonostante i lunghi ritardi nella lavorazione. “La nostra Associazione da tempo denuncia i tempi lunghi della burocrazia e la pratica della Questura di Ferrara di retrodatare il permesso di soggiorno alla data della domanda e non a quella dell’effettiva consegna del documento”, si legge nella nota diffusa dall’associazione.
Una realtà denunciata anche pubblicamente il 31 maggio scorso, quando si è tenuta una manifestazione proprio sotto la sede della Questura. “Chiedevamo il rispetto di tutte le procedure che riguardano gli stranieri ed in particolare dei tempi di rilascio del permesso di soggiorno”, ribadiscono gli organizzatori.
Il Tar ha finalmente posto un freno a una situazione definita paradossale: “La Questura finiva per consegnare permessi di soggiorno già prossimi alla scadenza, costringendo i titolari a investire subito altro tempo e denaro per avviare una nuova procedura di rinnovo”.
Ma non solo: il tribunale ha censurato una gestione che, di fatto, “fa ricadere interamente sullo straniero le conseguenze delle inefficienze e dei ritardi nella gestione delle pratiche burocratiche”. Un meccanismo che, oltre a penalizzare i cittadini migranti, aggrava inutilmente il lavoro dello stesso Ufficio immigrazione, costretto a trattare nuovamente pratiche appena concluse.
La sentenza del Tar rappresenta un precedente importante e uno spiraglio di giustizia: “Finalmente un po’ di giustizia”, commenta con soddisfazione l’associazione Cittadini del Mondo, che ora auspica l’immediato adeguamento da parte degli uffici competenti.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com