“Si consente a una donna di abortire da sola nel bagno di casa, espellendo il feto e tirando lo sciacquone”. È la frase uscita dalla bocca di Priamo Bocchi, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione. Il commento si riferiva all’utilizzo della pillola RU486 a domicilio.
Bocchi era intervenuto in Assemblea Legislativa durante la presentazione, da parte del gruppo Avs, di una risoluzione per chiedere alla Regione Emilia-Romagna di istituire zone di accesso sicuro nelle strutture sanitarie dove si pratica l’interruzione volontaria di gravidanza, per proteggere le donne e il personale sanitario da pressioni esterne, come le “veglie di preghiera” organizzate davanti agli ospedali che, secondo il primo firmatario Lorenzo Casadei, “mirano a colpevolizzare le donne e ostacolare un diritto pienamente riconosciuto dalla Legge 194.
Sulle parole dell’esponente di FdI è intervenuta Marcella Zappaterra, consigliera regionale e portavoce reggente delle Donne Democratiche Emilia-Romagna: “Ancora una volta in Assemblea legislativa regionale ci siamo indignate e indignati per le parole di un eletto a rappresentare la nostra comunità nelle istituzioni”.
Per Zappaterra Bocchi “incarna gli ideali sessisti e offensivi di una destra che in Italia non ammette parità ed eguaglianza nei diritti di uomini e donne”.
“È offensivo, ipocrita e ignorante – è il commento forte della dem -. È quello contro cui donne e uomini liberi e onesti devono lottare per scardinare la cultura prevaricatrice e maschilista che ha radici profonde al punto di giustificare violenza fisica, verbale e psicologica contro le donne. Non dimentichiamo infatti che Bocchi aveva già dato una maldestra e ignobile motivazione alla violenza maschile contro le donne: la devirilizzazione dell’uomo stesso”.
“Il gruppo di Fratelli d’Italia è d’accordo con il suo esponente? O ne prende le distanze? – si chiede Zappaterra -. Sicuramente in Emilia-Romagna ci meritiamo che a rappresentare le istituzioni, sia dai banchi della maggioranza sia da quelli delle opposizioni, siano persone capaci di misurare le parole su temi così importanti ma soprattutto che siano all’altezza di intervenire sui diritti e il benessere di cittadine e cittadini”.
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