Pensavo di non intervenire sull’ormai nota vicenda della bestemmia “partita” in piazza Ariostea durante il concerto degli Slipknot. In fondo – pensavo – un’espressione volgare, anche se blasfema, con il caldo e lo stress potrebbe anche scappare e non costituirebbe una colpa grave, soprattutto se l’autore o gli autori chiedessero scusa (come non hanno fatto).
Purtroppo, invece, quella bestemmia non è “scappata”, ma fa parte di un triste rituale ormai consolidato.
Da quanto ho appurato su Internet ,a Bologna (Parco Nord, 25 giugno 2023) durante la Knotfest Italy 2023 gli Slipknot si sono esibiti e hanno fatto risuonare volutamente una bestemmia.
Idem a Verona nel 2022, a Milano nel 2020, ancora a Bologna nel 2019 e a Imola nel 2011.
La cosa grave è che non siamo di fronte ad un atto di maleducazione occasionale, ma ad un sistematico uso del linguaggio blasfemo, usato quasi come segno distintivo.
A questo punto mi chiedo: qualcuno si è informato delle abitudini blasfeme degli Slipknot prima di invitarli a Ferrara?
Ciò detto mi auguro che la bestemmia ostentata in luogo pubblico venga perseguita (e sono curioso di vedere se qualcuno “si muoverà” in tal senso, a partire dalla polizia locale che era presente al concerto ferrarese in piazza Ariostea) e che il nostro sindaco, prima di consentire esibizioni di gruppi musicali che si dilettano a bestemmiare, faccia le valutazioni del caso ed eviti, per il futuro, di concedere autorizzazioni e sponsorizzazioni a chi fa della bestemmia un triste e inaccettabile rituale.
Giorgio Fabbri