Copparo. “Decoro urbano, sicurezza e incolumità sembrano non essere considerati una priorità dell’attuale Amministrazione”: è una denuncia netta e circostanziata quella che emerge dall’intervento della consigliera comunale del Partito Democratico Angela Cenacchi, che ha rilanciato quanto già evidenziato dal collega di gruppo Massimo Bonamici durante l’ultimo Consiglio Comunale di Copparo.
Il caso riguarda il terreno privato situato tra via Podgora, via Redipuglia e vicolo dei Gelsi, da anni in uno stato di completo degrado. Vegetazione fuori controllo, sterpaglie, rovi e alberi incolti rendono la zona invivibile per i residenti, costretti da tempo a convivere con “ratti, bisce e insetti, con il timore costante di incendi”.
Non è la prima volta che la questione approda in aula: già un anno fa era stata presentata un’interpellanza, e in quell’occasione l’Amministrazione aveva promesso un monitoraggio della situazione. Ma, denunciano oggi i consiglieri PD, “nulla è cambiato”.
A nulla sembrano essere servite le ingiunzioni inviate dal Comune al proprietario del terreno, che “non ha mai pagato né ha mai eseguito gli interventi” richiesti. E mentre l’Amministrazione si trincera dietro il rispetto delle procedure, i cittadini continuano a vivere una situazione di degrado quotidiano.
“Per verificare la presenza di un pericolo sanitario non serve una laurea in ingegneria – ha ironizzato Bonamici – e neanche chissà quale ulteriore attività di sopralluogo”. Il tono della sua interpellanza, ha aggiunto, è stato educato ma fermo, espressione della crescente esasperazione dei residenti: “La vicesindaca si è addirittura stupita del tono utilizzato dal nostro gruppo, benché fosse totalmente educato, anzi addirittura troppo paziente”.
Secondo Cenacchi e Bonamici, il Comune avrebbe già gli strumenti normativi per intervenire: “Il regolamento comunale prevede la possibilità di agire in sostituzione del privato, in caso di incuria così grave”. Ciò che manca, accusano, è la volontà politica: “Forse dimenticano, più prosaicamente, che non c’è la volontà di ridare ai cittadini il quartiere pulito e sicuro che meriterebbero”.
Nel frattempo, un altro quartiere di Copparo trascorre l’ennesima estate “con le finestre chiuse e i bambini tenuti lontani dai cortili”, in attesa di una risposta.
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