Bondeno. Dopo le riunioni di circolo delle scorse settimane a Scortichino, Pilastri e Bondeno, Tommaso Corradi è stato rieletto alla guida del Partito Democratico di Bondeno.

“Ringrazio gli iscritti del Partito Democratico di Bondeno per avermi nuovamente rinnovato la loro fiducia – commenta Corradi -. Il Partito a Bondeno conta più di 100 iscritti a cui si aggiungono simpatizzanti e volontari della nostra Festa de L’Unità, è un vero onore poter proseguire ancora questa strada con loro”.

Ora occhi puntati sull’organizzazione della Festa de L’Unità, che quest’anno si svolgerà l’ultimo weekend di settembre e il primo di ottobre e soprattutto alle prossime elezioni amministrative del 2026.

“Il Partito Democratico di Bondeno vuole portare idee nuove e freschezza nell’amministrazione del nostro territorio comunale, rimettendo al centro le frazioni, i temi del lavoro, delle infrastrutture e delle politiche sociali – aggiunge il segretario -. Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno, a partire dai nostri anziani. Questa tornata elettorale sarà caratterizzata dal nuovo sistema elettorale, poiché Bondeno è sceso sotto i 15.000 abitanti, dunque ci sarà solo una lista per ogni candidato Sindaco e non ci sarà ballottaggio. Chi arriva primo vince, a prescindere dalla percentuale. In questo nuovo sistema il Partito Democratico vuole essere essere protagonista, ma prima di tutto vuole mettersi a disposizione di cittadini che vogliano lavorare per migliorare Bondeno, senza steccati ideologici e senza pregiudizi. Il candidato sindaco? Credo sia ancora prematuro parlarne, mi piacerebbe che fosse espressione di un gruppo che si struttura attorno ad un’idea di Bondeno diversa, una Bondeno che si rinnova e cresce”.

“Penso che tutti i consiglieri del PD e della lista di Bondeno in testa – prosegue Corradi – abbiano le caratteristiche e le capacita per rappresentare e guidare un’alternativa all’attuale governo, ritengo anche che ci siano alcune persone del mondo dell’associazionismo e delle professioni che sono percepite dai cittadini come esempio di Sindaco ideale”.

“Ecco, il partito che ho in mente – conclude -, in ogni caso, si metterà a disposizione. Il mio nome al momento rimane fuori dalla possibile rosa, naturalmente sono sempre disponibile a valutare la possibilità se le richieste fossero molto ampie e condivise, ben oltre il perimetro del solo PD”.