“Le alte temperature non possono più essere considerate un’emergenza straordinaria da gestire con provvedimenti occasionali”. Anche Ance Emilia area centro (l’Associazione dei Costruttori di Bologna, Ferrara e Modena) interviene sul tema del lavoro nelle ore più calde della giornata.
E lo fa per bocca della sua vicepresidente, Federica Zini, secondo la quale “il cambiamento climatico ci mette davanti a una nuova normalità che richiede risposte strutturali, non misure estemporanee. Per questo riteniamo necessario superare la stagione delle ordinanze ad hoc e definire regole chiare e permanenti che consentano alle imprese di intervenire tempestivamente, tutelando la salute dei lavoratori e garantendo la continuità operativa dei cantieri”.
Le imprese edili, come previsto dal D.Lgs. 81/08, già includono il rischio calore nei loro Documenti di Valutazione dei Rischi (Dvr) e nei Piani Operativi di Sicurezza (Pos), adottando misure preventive e organizzative mirate. “Tuttavia – fa presente Zini -, per poterle applicare concretamente, sono costrette a richiedere permessi e deroghe ai regolamenti comunali, soprattutto per quanto riguarda gli orari e i limiti acustici. Queste procedure rallentano i lavori, generano incertezza occupazionale e mettono a rischio il rispetto delle tempistiche degli appalti”.
L’Ordinanza regionale n. 150/2025 recepisce alcune delle istanze promosse da Ance Emilia, riconoscendo per esempio la possibilità di considerare le sospensioni legate al caldo come causa di forza maggiore per i cantieri pubblici. Ma questo “non basta. Serve un quadro normativo più stabile e coerente, che consenta automaticamente di derogare a certi vincoli – come quelli sul rumore – in presenza di condizioni climatiche estreme, ormai sistemiche e prevedibili”.
“La salute dei lavoratori nei cantieri deve essere una priorità assoluta – conclude la vicepresidente -. Per questo chiediamo con forza che venga concessa alle imprese una reale flessibilità operativa, con tempi e modalità di lavoro adattabili alle condizioni climatiche, anche attraverso intese strutturali tra Comuni, imprese e parti sociali. Solo così potremo garantire sicurezza, efficienza e continuità al nostro settore”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com