L’Università degli Studi di Ferrara ha chiarito con una nota ufficiale riportata dalla stampa la propria totale estraneità all’organizzazione e alla promozione dell’evento “Unifest”, tenutosi il 20 giugno scorso nell’ambito del Ferrara Summer Festival.
L’Ateneo ha preso formalmente le distanze da quanto avvenuto al “Festival Universitario d’Italia aperto a tutti. Ma proprio tutti”, precisando che “né l’Università di Ferrara, né alcuna sua articolazione o struttura, ha in alcun modo partecipato all’organizzazione, o promosso o collaborato alla serata ‘Unifest’” e che “il logo dell’Ateneo è stato utilizzato in modo improprio”.
Una smentita netta, che contraddice clamorosamente quanto ancora oggi compare sul sito del Ferrara Summer Festival, dove si legge testualmente che: “College, Madame Butterfly e l’Università degli Studi presentano Unifest, il più grande festival universitario del Paese”.
La serata Unifest era infatti stata promossa come “un enorme villaggio a cielo aperto, pronto ad accogliere studenti, famiglie, cittadini e turisti”, ma l’unica presenza visibile è risultata essere quella di Azione Universitaria, associazione studentesca di destra il cui logo è addirittura stato proiettato sul palco del Ferrara Summer Festival mentre suoi attivisti ne sventolavano la bandiera, come ampiamente documentato sui loro stessi social.
L’Università ha definito l’accostamento del proprio nome e simbolo all’iniziativa come “una grave scorrettezza formale e fattuale”.
Se l’Università sono certo si attiverà nelle sedi opportune a tutela del proprio logo istituzionale utilizzato impropriamente nella comunicazione dell’evento, resta aperta una ulteriore questione altrettanto rilevante.
Se l’utilizzo del logo Unife è stato ritenuto improprio e non autorizzato sulla comunicazione ufficiale, come si configura allora l’uso di quella stessa comunicazione con l’ulteriore inserimento del logo di Azione Universitaria, ancora presente sugli account instagram del sindacato studentesco di destra e del sedicente “staff ufficiale” di Unifest?
Domanda che probabilmente resterà senza risposta da parte dei diretti interessati, come le precedenti, salvo forse la cancellazione del post del 6 giugno scorso.
Leonardo Fiorentini, consigliere comunale
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