Politica
6 Luglio 2025
Il Movimento 5 Stelle rilancia la proposta di una rete ferroviaria moderna e sostenibile, in linea con la Strategia del Ferro europea, contro un progetto autostradale definito obsoleto e dannoso per l’ambiente

Cispadana, basta strade inutili: serve una mobilità del futuro

di Redazione | 4 min

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Nei giorni scorsi è stato diffuso un comunicato stampa a firma del senatore Croatti, del consigliere regionale Casadei e del coordinatore regionale Lanzi che esprime una posizione pienamente condivisa dal MoVimento 5 Stelle di Ferrara in merito alla discussa autostrada Cispadana e, più in generale, al tema del trasporto merci e della mobilità nella nostra regione.

L’Unione Europea da anni invita a favorire il trasporto ferroviario delle merci, soluzione non solo più economica ma anche decisamente più sostenibile dal punto di vista ambientale, specialmente in una pianura già fortemente inquinata come la nostra.

Il M5S di Ferrara fa proprio il contenuto del comunicato, che riportiamo integralmente, per ribadire ancora una volta che infrastrutture pensate oltre cinquant’anni fa non rispondono più alle esigenze di un sistema di mobilità moderno, né ai principi di tutela ambientale che il nostro tempo richiede.

Paride Guidetti (coordinatore provinciale M5S)

La nuova sospensione della gara per l’affidamento della concessione A22, da cui dipendono anche le sorti dell’autostrada Cispadana e delle opere connesse, impone una riflessione politica seria, concreta e finalmente rispettosa dei territori. Tra queste opere c’è anche il ponte Brescello–Coenzo, situato tra le province di Reggio Emilia e Parma, promesso da anni come soluzione per alleggerire il traffico e l’inquinamento che colpiscono Sorbolo, Mezzani e diversi comuni del reggiano. Un’infrastruttura attesa da tempo, che potrebbe e dovrebbe essere realizzata indipendentemente dal destino della Cispadana autostradale.

Il Movimento 5 Stelle è da sempre impegnato contro opere inutili, insostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico, come l’autostrada Cispadana. Una posizione che coincide, in parte, con quella del comitato “No Cispadana, Sì strada a scorrimento veloce”, che propone di stralciare dal progetto autostradale le opere davvero utili ai territori, come appunto il ponte Brescello–Coenzo, e di abbandonare l’ipotesi dell’autostrada, sostituendola con una strada a scorrimento veloce, più economica e meno impattante.

Questa alternativa, però, non risolve da sola il problema delle mobilità sostenibili. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle rilancia con forza il completamento della Cispadana Stradale, già in parte realizzata (nei tratti Ferrara–Sant’Agostino e Reggiolo), e soprattutto la realizzazione della Cispadana Ferroviaria, chiaramente prevista dal contratto regionale di coalizione. Un’infrastruttura strategica che, da Sassuolo e Reggio Emilia, passando per la stazione AV Mediopadana, colleghi Correggio, Carpi, Novi di Modena, Cavezzo–Medolla, San Felice sul Panaro, Finale Emilia e Ferrara, riconnettendo tutta la fascia nord alla linea ferroviaria per Ravenna e al suo porto.

Nel contratto di programma, il Movimento 5 Stelle ha inoltre richiesto con determinazione l’impegno per la progettazione dello scalo merci della Bassa Modenese, a San Felice sul Panaro, sia perché già previsto nei piani infrastrutturali (e RFI dispone dell’area necessaria), sia per la sua centralità logistica rispetto a tutti i comuni della zona.

Parma non è affatto esclusa da questa visione: per la sua posizione lungo la dorsale ferroviaria emiliana e per la connessione strategica al porto di La Spezia tramite la linea Parma–Fornovo–La Spezia, è al centro delle priorità del M5S. Anche il raddoppio di questa linea è oggetto della nostra attenzione. Insieme alla Cispadana Ferroviaria, rappresenta un canale fondamentale per il trasporto merci su ferro, integrato nei principali corridoi europei che attraversano la nostra regione:

  • il Corridoio Mediterraneo (Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna, Ravenna),

  • il Corridoio Baltico-Adriatico (Udine, Padova, Bologna, fino a Bari),

  • il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (dal Brennero fino a Palermo passando per Verona, Bologna, Roma e Napoli).

Spostare il trasporto merci su ferro, potenziando queste direttrici, significa evitare nuove autostrade, ridurre l’impatto ambientale e concentrare risorse sulla manutenzione della rete stradale esistente, che oggi versa in condizioni drammatiche, tra incuria e tagli.

I dati di ARPAE, nel frattempo, non lasciano spazio a esitazioni: Sorbolo-Mezzani, nel gennaio 2024, ha registrato valori di PM10 e benzo(a)pirene peggiori di Parma, già la città più inquinata della regione. È inaccettabile continuare a ignorare la realizzazione di infrastrutture fondamentali per la salute pubblica e la sicurezza, mentre si insiste su un progetto autostradale fermo da anni, dai costi fuori controllo e dall’utilità più che dubbia.

La proposta si inserisce nel solco tracciato anche dalla Strategia del Ferro dell’Unione Europea e dagli obiettivi del Green Deal, che prevedono meno traffico su gomma, più mobilità integrata, più sostenibilità ambientale. Chiediamo alla Regione Emilia-Romagna di convocare subito il tavolo delle infrastrutture, previsto nel contratto di programma, per superare definitivamente le logiche del passato e guardare con coraggio a una mobilità moderna, sostenibile e integrata. Il Movimento 5 Stelle è pronto a fare la propria parte a ogni livello istituzionale, in piena sintonia con i comitati e i territori, per uno sviluppo rispettoso dell’ambiente, più utile ai cittadini e più giusto per chi oggi vive in mezzo al traffico e respira aria irrespirabile.


I Coordinatori regionali M5S Emilia-Romagna

Sen. Marco Croatti e Gabriele Lanzi

Il Consigliere regionale M5S Emilia-Romagna

Lorenzo Casadei

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