Il nuovo Piano strategico nazionale per le Aree interne 2021–2027, presentato dal Governo Meloni, accende la protesta di Alleanza Verdi e Sinistra anche nel Ferrarese. Il documento, già definito “inaccettabile” dai responsabili nazionali Avs, viene accusato di segnare la condanna “alla morte dolce” di interi territori, tra cui anche nove comuni della provincia di Ferrara: Codigoro, Goro, Mesola, Copparo, Riva del Po, Tresignana, Jolanda di Savoia, Fiscaglia e Lagosanto.
Il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Sergio Golinelli, lancia l’allarme: “Vista la gravità delle intenzioni contenute nel piano e l’importanza che esso ha per la nostra provincia, pensiamo che su questo tema debba svilupparsi il confronto e l’azione politica”, sottolinea, “al fine di scongiurare un’eventualità che sarebbe drammatica per il nostro territorio”.
Il comunicato nazionale Avs non usa mezzi termini. Si parla di “circa 5 milioni di persone su 13 milioni che vivono nelle aree interne” che, secondo il nuovo Piano, “dall’oggi al domani impareranno che la Repubblica Italiana nel Melonipensiero non ‘rimuove gli ostacoli’… ma che, invece, gli ostacoli le piacciono e li fa suoi”.
Al centro della critica, l’assenza di confronto e trasparenza nella stesura del documento, considerato “prodotto nei nascosti antri di un Ministero, come ben si addice ai colpi di mano”. Ma soprattutto, viene contestata la “riduzione di risorse in aree delle quali non si vuole vedere il contributo prezioso a tutto il Paese in termini di cura e presidio del territorio”.
I vertici nazionali di Avs, Francesco Alemanni ed Enrico Panini, annunciano battaglia in Parlamento: “Ci batteremo con tutte le nostre forze contro queste scelte”, dichiarano, “e chiederemo ai Consigli comunali tutti di respingere questo progetto cattivo e devastante”.
L’appello è rivolto anche alle altre forze di opposizione: “Sollecitiamo il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle a scendere in campo insieme, perché le aree interne non sono vuoti da riempire o da cancellare, ma comunità e territori preziosi”.
In un momento in cui si parla sempre più di sostenibilità ambientale e adattamento al cambiamento climatico, Avs sottolinea anche l’opportunità mancata: “Sfugge al Governo che il cambiamento climatico porterà a una migrazione verticale verso aree collinari e montane, un fenomeno che potrebbe diventare un nuovo scenario di ripopolamento”.
Ora la parola passa ai territori. E nel Ferrarese, come rimarca Golinelli, “è tempo che la politica agisca, prima che le nostre comunità vengano cancellate dalle mappe delle priorità dello Stato”.
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