“Piazza Ariostea è uno dei luoghi simbolo della città di Ferrara: un bene comune, un contesto residenziale, storico e delicato, parte integrante dell’identità cittadina”. Inizia così la petizione per una Piazza Ariostea Libera, una piazza che “negli ultimi anni, la scelta di ospitare eventi musicali di grande portata e forte impatto – come il Ferrara Summer Festival – ha trasformato profondamente”.
Una trasformazione che ha influito sulla “vivibilità del quartiere, generando rumore eccessivo fino a tarda notte, ostacolando l’accessibilità, e compromettendo il diritto al riposo, alla salute e alla vita quotidiana dei residenti”.
Gli organizzatori della petizioni invitano dunque a firmare con banchetti il 7 luglio al parco Massari dalle 18 alle 19.30 e dalle 20.30 alle 21.30. “Perché – spiegano – Piazza Ariostea è un bene comune e parte della nostra identità cittadina. Gli eventi come il Ferrara Summer Festival stanno stravolgendo la vivibilità del quartiere: rumore notturno, vibrazioni negli edifici, strade e parcheggi bloccati, disagio per famiglie, anziani, bambini e tutti i residenti”.
Denunciano il rumore notturno perché “non solo penetra con forza all’interno delle abitazioni, ma provoca vibrazioni percepibili anche in edifici storici e fragili, con possibili danni strutturali, anche ai monumenti”.
La vita quotidiana dei residenti viene poi intaccata dal blocco degli accessi pedonali e veicolari incidendo “soprattutto a chi ha difficoltà motorie o esigenze sanitarie”. I residenti poi trovano difficoltà nel parcheggio e “il posizionamento delle transenne e delle barriere durante le ore diurne crea pericolo e disagio alla circolazione, su strade molto trafficate a causa della riduzione della sede stradale e della visibilità”.
“I servizi essenziali – aggiungono -, come consegne, raccolta rifiuti, trasporti e interventi tecnici, vengono spesso interrotti o ritardati” mentre “la piazza, bene pubblico e cuore del quartiere, viene chiusa al pubblico per settimane, privando giovani, famiglie e bambini di tutta la città di uno spazio ricreativo fondamentale proprio nei due mesi di maggior utilizzo, e diventando accessibile solo a chi paga e partecipa agli eventi”.
Al contempo “i cittadini non vengono coinvolti né adeguatamente informati dall’amministrazione”.
Per questo chiedono “che in futuro Piazza Ariostea sia esclusa dalla programmazione di eventi ad alto impatto e prolungati nel tempo, come il Ferrara Summer Festival, o analoghi eventi che comportino per tutto il quartiere, i suoi abitanti, gli edifici, gravi prolungati e insostenibili disagi”.
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