Copparo
5 Luglio 2025
La Filiale di Banca Centro Emilia a Copparo accoglie la mostra fotografica “Home Sweet Home” aperta fino all’11 luglio

“Porte Aperte. L’arte entra in Filiale” con Valeria Sacchetti

di Redazione | 4 min

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Copparo. Banca Centro Emilia rinnova il proprio impegno per la parità di genere e la responsabilità sociale ospitando la mostra fotografica “Home Sweet Home” di Valeria Sacchetti nella filiale di Copparo, in piazzetta Marchesi 1, fino all’11 luglio. L’iniziativa rientra nel progetto “Porte Aperte. L’arte entra in Filiale”, che trasforma le sedi bancarie in spazi di cultura e confronto sui grandi temi sociali.

L’esposizione si concentra sulla realtà della violenza domestica, spesso nascosta tra le mura di casa, e rende visibili storie di donne che hanno trovato il coraggio di uscire da relazioni abusive.

Elena Lombardi, responsabile Marketing di Banca Centro Emilia, ha accolto le autorità ringraziando per il loro coinvolgimento: “Questa mostra rappresenta per noi molto più di un progetto culturale: è un’occasione concreta per dare voce a chi spesso non ne ha. Siamo rimasti profondamente colpiti dalla partecipazione sentita e attiva delle istituzioni, delle associazioni territoriali e della presenza autorevole del Comandante dei Carabinieri. La loro vicinanza dà forza al messaggio che vogliamo trasmettere: la violenza si combatte facendo rete, con ascolto e responsabilità condivisa”.

Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo, ha dichiarato: “Questa mostra rappresenta un’importante occasione di riflessione su una realtà dolorosa e troppo diffusa. È fondamentale che la nostra comunità continui ad impegnarsi nella prevenzione della violenza di genere, promuovendo una cultura fondata sul rispetto e sulla consapevolezza”.

Norma Bellini, direttrice generale di Assp Unione Terre e Fiumi, ha aggiunto: “Banca Centro Emilia contribuisce ad amplificare un messaggio necessario. Come servizio sociale del territorio, partecipiamo attivamente al protocollo distrettuale contro la violenza di genere: azioni come questa rinforzano la rete di sensibilizzazione, anche grazie al coinvolgimento di realtà private”.

Patrizia Forlani, direttrice del Cfp Cesta, ha evidenziato l’importanza educativa dell’iniziativa: “Sensibilizzare i più giovani è parte del nostro compito formativo. Una mostra come questa aiuta a costruire coscienze più empatiche e responsabili, anche tra le nuove generazioni”.

Marilena Bacilieri, Direzione Sanitaria Distretto Centro Nord (Ausl Ferrara), ha aggiunto: “La violenza contro le donne ha effetti profondi anche sulla salute fisica e mentale. Offrire contesti in cui il tema possa emergere, riconoscersi e ricevere risposta è parte della prevenzione primaria”.

Il comandante della Compagnia Carabinieri di Copparo, maggiore Alessandro Volpini, ha sottolineato il ruolo delle forze dell’ordine aggiungendo che il compito dei Carabinieri non è solo quello di reprimere, ma anche prevenire. La vicinanza concreta al territorio e la collaborazione con le istituzioni locali sono fondamentali per intercettare i segnali del disagio e offrire protezione efficace e tempestiva. L’Arma dei Carabinieri ha una presenza capillare sul territorio grazie al ruolo delle Stazioni che sono le prime sentinelle poste a presidio per intercettare i malesseri delle vittime di violenza di genere nonchè luoghi a cui rivolgersi in caso di bisogno.

Accanto al comandante, Francesco Cenacchi, responsabile della Filiale di Copparo, ha ribadito il senso dell’iniziativa: “Accogliere questa mostra in filiale è espressione della nostra idea di banca, fatta di ascolto e di vicinanza. Vogliamo che chi entra trovi un luogo professionale ma anche umano, capace di farsi interprete dei bisogni della comunità”.

Nicola Fabbri, presidente di Banca Centro Emilia, ha rimarcato: “Utilizzare l’arte per stimolare consapevolezza e dialogo è coerente con la nostra identità. Come banca del territorio vogliamo generare impatto positivo anche su temi che richiedono impegno collettivo”.

La mostra è dedicata alla memoria di Barbara Cuppini, giovane donna carpigiana vittima di femminicidio nel 2011, e proseguirà il suo percorso nelle 29 filiali di Banca Centro Emilia, dai Lidi ferraresi alle colline reggiane, per condividere un messaggio semplice ma urgente: “Se hai subito o sei vittima di violenza – Non sei sola”.

Presso ogni sede è disponibile un Qr code con i contatti dei Centri Antiviolenza territoriali, per fornire un supporto immediato e accessibile. La violenza di genere non è una questione privata, ma un problema sociale che coinvolge tutti. Servono cultura, consapevolezza e azione condivisa. Solo così si costruisce una società più giusta.

Banca Centro Emilia, certificata secondo la norma Uni/PdR 125:2022 per la parità di genere, continua così a declinare in modo concreto il proprio impegno per l’inclusione e la sostenibilità sociale.

La mostra si chiude con un messaggio di speranza: l’ultima fotografia racconta che uscire dalla spirale della violenza è possibile, grazie alla rete di persone, associazioni e istituzioni pronte ad accogliere, ascoltare e sostenere.

Giovanni Govoni, direttore generale di Banca Centro Emilia, ha concluso: “La violenza di genere non è solo un problema individuale, ma una ferita collettiva che riguarda tutta la società. Per combatterla, è necessario parlarne, confrontarsi e agire insieme”.

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