“Ho proposto una modifica al regolamento in quanto le Province non erano annoverate tra i collaboratori delle strutture tecniche”. Sono le parole del vicepresidente della Provincia, Alessandro Guaraldi, che ha rappresentato l’ente guidato da Daniele Garuti all’incontro del Comitato d’indirizzo della Zona Logistica Semplificata (Zls) a Bologna, cui hanno partecipato i rappresentanti dei Ministeri coinvolti, Camera di Commercio, Città metropolitana di Bologna, Province e 28 Comuni.
La modifica proposta e ottenuta da Guaraldi, è stata fatta nel corso della prima riunione, nel corso della quale è stato approvato il regolamento interno di funzionamento del Comitato di indirizzo.
“Ritengo – continua il vicepresidente – che le Province debbano avere un ruolo di supporto nella struttura della Zls, infatti già dal 2020, all’avvio dell’iter istituzionale, la Regione aveva coinvolto proprio le Province per verificare e coordinare le proposte di candidatura delle aree rispondenti ai requisiti Zls. Basti pensare alla pianificazione e programmazione (PTCP/PTAV) degli insediamenti produttivi, delle infrastrutture e poli logistici aventi rilevanza sovra locale. Il mancato coinvolgimento avrebbe limitato la possibilità di esercitare correttamente e in modo informato le funzioni assegnate”.
La proposta avanzata da Guaraldi per conto della Provincia estense è, quindi, stata accolta dal comitato presieduto dal presidente della Regione, Michele De Pascale.
“Ora – conclude – anche le Province potranno collaborare nella struttura tecnico-amministrativa di supporto e questo è un modo concreto per testimoniare il loro ruolo concreto in questo percorso”.
“Fin dall’inizio – sottolinea il presidente Daniele Garuti – la Provincia è stata attivamente partecipe e coinvolta nella creazione della Zona logistica semplificata, perché per legge ha competenze strettamente e direttamente connesse a questo tema, oltre ad essere istituzionalmente interessata allo sviluppo economico dell’area vasta di riferimento. Dal 2020 – conferma Garuti – la Provincia di Ferrara si è fatta promotrice di un percorso di coinvolgimento dei Comuni del Ferrarese per coordinare la candidatura delle aree provinciali alla Zls, giungendo a una proposta condivisa con gli enti locali, inoltrata alla Regione nel dicembre dello stesso anno. Perciò – conclude – colgo con soddisfazione la partecipazione del vicepresidente e l’accoglimento della nostra proposta nel Comitato d’indirizzo”.
La Zona logistica semplificata emiliano romagnola interessa 28 amministrazioni distribuite su 9 province, una superficie complessiva di oltre 4.560 ettari, il coinvolgimento di 25 aree produttive, 11 nodi intermodali e l’intero porto di Ravenna.