Riva del Po
3 Luglio 2025
Il gruppo di minoranza “Uniti per Riva del Po” presenta una mozione urgente contro la Legge di Bilancio 2025: "Non possiamo restare in silenzio, è tempo di mobilitarsi"

Tagli ai Comuni, Riva del Po alza la voce: “A rischio i servizi essenziali”

di Redazione | 2 min

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Riva del Po. Con una mozione urgente depositata nei giorni scorsi, il gruppo consiliare di minoranza Uniti per Riva del Po lancia un duro attacco alla Legge di Bilancio 2025, accusando il Governo di colpire duramente i piccoli Comuni italiani e di mettere a rischio la sopravvivenza stessa delle comunità locali.

Nel mirino, in particolare, i tagli alla finanza locale previsti dalla manovra: “Una spending review da 200 milioni di euro annui”, l’”azzeramento dei fondi per i Comuni sotto i 1.000 abitanti”, la “cancellazione del Decreto Crescita, che garantiva 500 milioni all’anno”, e un ulteriore “taglio di 400 milioni annui per gli investimenti locali”.

“Un attacco senza precedenti” – sottolineano i consiglieri di Uniti – che “tra il 2025 e il 2029 sottrarrà oltre 3 miliardi di euro ai Comuni italiani”.

Secondo la capogruppo Egle Cenacchi, l’impatto sul territorio potrebbe essere devastante: “Già oggi siamo in grande difficoltà a garantire servizi essenziali con personale ridotto e risorse limitate. Se questi tagli diventeranno operativi, i cittadini ne pagheranno le conseguenze dirette: meno assistenza, meno manutenzione, meno opportunità per giovani, famiglie e anziani”.

La mozione, che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, chiede che il Sindaco e la Giunta prendano posizione in modo chiaro: si invita l’amministrazione a “trasmettere la propria contrarietà al Governo”, “sostenere le iniziative promosse da Anci, Asmel e dal Coordinamento dei Piccoli Comuni”, e “pubblicare una relazione dettagliata sugli effetti locali dei tagli”.

“È in gioco la tenuta stessa delle nostre comunità”, si legge nel testo della mozione. “Il Governo sta mettendo in ginocchio proprio quei Comuni che, nonostante tutto, lavorano, progettano e cercano di dare risposte ai cittadini. Non possiamo restare in silenzio. È tempo di mobilitarsi”.

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