Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha depositato un’interpellanza rivolta a sindaco e assessore competente per sollecitare chiarimenti in merito alle modalità e tempistiche per la stabilizzazione del personale educativo comunale in vista dell’anno scolastico 2025-2026. Il riferimento è alle disposizioni contenute nel D.L. 44/2023, convertito in Legge 74/2023, che consente alle amministrazioni pubbliche di stabilizzare il personale precario con determinati requisiti.
I consiglieri del Pd evidenziano che il Comune è nelle condizioni economiche di procedere, “potendo contare su un margine assunzionale che nel 2025 supera i 2,3 mln di euro”.
Chiedono di sapere qual è il numero attuale di posizioni di ruolo vacanti nei servizi educativi comunali e se sia stato predisposto e approvato un piano del fabbisogno del personale che includa la stabilizzazione dei precari.
Chiedono inoltre quali modalità l’amministrazione intenda adottare per dare seguito alle disposizioni normative, inclusa la valorizzazione dell’esperienza maturata e le tempistiche previste per l’attivazione delle procedure in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2025-2026.
L’interpellanza prende le mosse da quanto emerso durante la I Commissione consiliare del 28 maggio, in cui il direttore generale Sandro Mazzatorta ha riferito che, per quanto riguarda la stabilizzazione degli insegnanti a tempo determinato, “si rimane in attesa degli indirizzi dell’amministrazione” sulla gestione dei servizi educativi, anche in relazione alle nuove strutture scolastiche 0-6 finanziate con fondi Pnrr.
Il documento ricorda inoltre che, nel maggio 2025, sono state raccolte oltre 200 firme a sostegno della richiesta di stabilizzazione del personale precario che lavora nei Servizi Educativi del Comune.
Secondo i firmatari, la stabilizzazione “deve rappresentare una priorità strategica per garantire continuità didattica, qualità educativa e regolare avvio dell’anno scolastico”. In particolare, si sottolinea come il ricorso esteso a contratti a tempo determinato incida negativamente sulla qualità dell’offerta formativa e sulla stabilità del rapporto tra insegnanti, bambini e famiglie.
La normativa vigente, si ricorda nell’interpellanza, consente alle amministrazioni locali di attivare procedure di stabilizzazione, come previsto dall’articolo 20 del D.Lgs. 75/2017, modificato dal D.L. 44/2023, e ribadito dal più recente art. 8, comma 5 del D.L. 25/2025. Tali misure sono già contemplate nel Piano Triennale del Fabbisogno del Personale 2025-2027 del Comune di Ferrara (PIAO), dove si parla esplicitamente della “stabilizzazione del personale non dirigenziale”.
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