di Ilaria Cucchi*
Il Senatore Balboni ha un concetto della nostra Costituzione usa e getta.
La usa per mettere in dubbio fatti che sono sotto l’evidenza di tutti, quali il semplice trasferimento di una detenuta transgender in un istituto penitenziario maschile. Questo basta e avanza. La presunzione di innocenza serve per non intervenire e lasciare che le cose vadano come devono andare.
Al Senatore danno fastidio le ispezioni a sorpresa ma, ahimè per lui, sono previste, come lui stesso ammette, dalla nostra Costituzione, che però non considera minimamente quando, come Presidente di Commissione affari costituzionali, si prodiga affinché vengano emanati provvedimenti di legge palesemente in contrasto con essa, oltreché con i principi fondamentali del diritto internazionale.
Il Senatore Balboni crede a quanto sostiene una ex direttrice in pensione, in un intervento del cui stile ometto volutamente di occuparmi in questa sede.
Fatto sta che, a prescindere dalla svalutazione becera del valore della persona coinvolta, anche lo stesso Balboni ammette che quel che dice l’ex direttrice non cambia di una virgola il disvalore penale dei fatti denunciati.
Il Senatore Balboni ha tanti amici potenti e ci tiene a farlo sapere al mondo.
A Ferrara c’è un problema di localizzazione della costruzione di un CPR?
Benissimo!
Lui telefona all’amico Piantedosi.
Si costruirà allora un ampliamento del carcere di Ferrara. Del CPR non si parla più, per il momento.
Il carcere di Ferrara denuncia da tempo gravissimi problemi segnalati in modo vibrante e reiterato anche dagli stessi Agenti della Penitenziaria?
Il Senatore fa presente oggi di aver coinvolto nella questione anche “l’amico Delmastro”, che tutti sappiamo chi è.
Ora mi aspetto di sentirlo dire anche per i problemi della giustizia.
La cosa pubblica non può essere gestita così, tra amici. E poi quanti problemi hanno risolto, fino a questo momento, parlandone tra di loro? Non me ne viene in mente neanche uno.
Le istituzioni, nei loro reciproci rapporti, devono rappresentare tutti i cittadini, muovendosi con atti e provvedimenti che hanno genesi ed esiti regolamentati in osservanza all’art. 54 della Costituzione, della quale lo stesso Senatore ha riconosciuto il valore di guida di comportamento.
Questo io penso e credo, da ben prima del mio ingresso al Senato della Repubblica.
*Senatrice della Repubblica eletta con Avs
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