In caso di Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) le procedure comunali sono state adeguate alle garanzie costituzionali rafforzate dalla recente sentenza n. 76/2025 della Corte costituzionale? È ciò che chiedono i consiglieri comunali Leonardo Fiorentini, Fabio Anselmo e Arianna Poli (Civica Anselmo) in un’interpellanza al sindaco depositata mercoledì 2 luglio.
La Corte ha infatti stabilito che il Tso, in quanto misura coattiva e restrittiva della libertà personale, deve essere attuato nel pieno rispetto dei diritti fondamentali della persona, imponendo nuovi obblighi procedurali: la notifica tempestiva dell’ordinanza del sindaco alla persona che subisce il trattamento sanitario obbligatorio, il diritto all’audizione da parte del Giudice in sede di convalida, e una comunicazione chiara e accessibile sui diritti e sulle possibilità di ricorso.
“Il Tso – dichiara Fiorentini, primo firmatario del documento – è un atto estremo, che incide sulla libertà personale e sulla dignità della persona. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, il Comune ha il dovere di garantire trasparenza, rispetto delle garanzie e partecipazione attiva delle persone coinvolte. Chiediamo che siano resi noti i dati sui TSO autorizzati a Ferrara dal 2015 a oggi e che sia verificata l’effettiva conformità delle procedure comunali ai principi costituzionali esplicitati dalla Corte e ai parametri delle convenzioni internazionali”.
L’interpellanza chiede quanti Tso siano stati disposti a Ferrara negli ultimi dieci anni e punta anche a chiarire se siano stati formati gli operatori coinvolti, aggiornate le prassi operative e se siano attivi strumenti alternativi di cura, come le carte per la crisi, le disposizioni anticipate di trattamento e la presa in carico precoce, in linea con le raccomandazioni del Comitato europeo per la prevenzione della tortura (Cpt).
“Una città giusta e civile – conclude Fiorentini – non può rinunciare a tutelare i più fragili. È il momento di passare davvero da una logica di emergenza a una cultura della cura, della libertà e del rispetto”.
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