di Nicolò Govoni
Una riunione urgente è stata convocata dai ragazzi della Curva Ovest nella serata di ieri, primo luglio, presso la propria sede, per discutere insieme alla città dell’importante questione legata al nome che avrà la nascitura società ferrarese.
Se Tacopina non ha alcuna intenzione di cedere il marchio al Comune, la Curva ha deciso di coinvolgere tutta la tifoseria che ha a cuore la Spal per parlare del nome da inserire sul bando che l’amministrazione pubblicherà nella giornata di oggi, 2 luglio.
I tempi sono ristretti, dal momento che la Figc ha bocciato all’ultimo le due proposte dei supporter estensi: Spal (senza punti) e così Ars et Labor sono state scartate da Gravina, per paura di ripercussioni legali da parte dell’avvocato newyorkese.
La volontà della Curva Ovest è – giustamente – quella di mantenere il lustro e la storia della città e del suo tifo, calpestati dall’ultima, sciagurata gestione Tacopina. Parrebbe – e occorre sottolineare il condizionale – che Ars et Labor Ferrara possa essere invece una soluzione accettabile da parte della Federazione, una denominazione che mantenga almeno in parte la storia e il blasone della società spallina.
La pubblicazione del bando, come detto, è prevista per mercoledì 2 luglio, ed entro martedì prossimo, 8 luglio, si saprà il nome di chi cercherà di far ripartire il calcio cittadino dall’Eccellenza. Le cordate sono quattro, su tutte la X Martiri e quella di Mattioli con un imprenditore di San Donà. Requisito minimo e necessario, come ha esplicitato la Curva anche in occasione della grande manifestazione del 13 giugno scorso, è che la nuova società si serva dello stadio “Mazza” per le partite, del centro sportivo di via Copparo, e che dia un minimo di continuità al vivaio giovanile.
Qualunque sarà il nome di questa nuova società, tuttavia, c’è poca discussione: la gente di Ferrara continuerà ad andare alla Spal, questo è certo.
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