La senatrice: “È assolutamente grave che questa persona si trovi in un istituto dove non esiste una sezione adatta”. Interrogazione Avs a Ministro Nordio
Detenuta trans violentata in carcere. Ispezione a sorpresa di Ilaria Cucchi
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Una ispezione a sorpresa nel carcere di Ferrara. È quella avvenuta questo pomeriggio (lunedì 30 giugno) da parte di Ilaria Cucchi, vicepresidente della Commissione Giustizia.
La senatrice è arrivata in via Arginone dopo la denuncia di una detenuta transgender che avrebbe subito uno stupro da parte di quattro uomini nella sezione protetti.
“I motivi per cui sono qui sono evidenti – ha detto Cucchi a Estense.com al termine delle due ore di ispezione -. È assolutamente grave che questa persona si trovi in un istituto dove non esiste una sezione adatta”.
Secondo la parlamentare di Avs “se la detenuta trans fosse stata messa in una sezione adatta tutto ciò che è avvenuto si sarebbe potuto evitare. Il problema è che dei detenuti non importa niente a nessuno, figuriamoci poi quando si parla di questa categoria”.
Per il resto “i problemi di questo istituto sono gli stessi che riscontro in ogni istituto italiano – aggiunge Cucchi con una nota polemica verso il collega ferrarese di FdI -. Non credevo però che ci fossero anche qui perché mi sembra di ricordare che in campagna elettorale il senatore Balboni disse che questo istituto penitenziario era perfetto. Io direi, ma sono d’accordo con me anche la direttrice e il personale, sono tutt’altro che perfetti”.
Intanto Alleanza Verdi Sinistra prepara una interrogazione diretta al ministro Nordio: “Quanto accaduto nel carcere di Ferrara è aberrante: una detenuta transgender, che aveva chiesto invano il trasferimento, proprio perché non si sentiva al sicuro, ora denuncia di aver subito uno stupro di gruppo all’interno della cella. Non è solo un fatto di cronaca, è il fallimento dello Stato di diritto in un sistema carcerario al collasso. Ancora una volta chi ha chiesto protezione è rimasto inascoltato, perché i diritti, per qualcuna e qualcuno, valgono di meno”.
Per questo la stessa Cucchi in mattinata aveva annunciato di aver presentato “un’interrogazione urgente al Ministro della Giustizia, per sapere chi ha deciso di non agire e con quali responsabilità”.
“Ancor più grave – prosegue Cucchi – che la detenuta avesse già segnalato di essere stata molestata nei corridoi, così come affermano il garante regionale e la direttrice dell’Arginone di Ferrara, che ne aveva chiesto l’immediato trasferimento”.
“Chi ha preso la decisione di metterla in un Istituto di soli uomini?” chiede Cucchi, pretendendo da Nordio che siano attivati immediatamente tutti gli strumenti di tutela per la persona coinvolta.
“Chi è privato della libertà è sotto la responsabilità dello Stato – sottolinea -, che deve garantire sicurezza, dignità e diritti fondamentali. Questo non è accaduto. E il silenzio del governo Meloni è sempre più intollerabile”.
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