Longastrino. Lacrime e commozione per l’addio ad Alessandro Coatti, il biologo 38enne di Longastrino, in provincia di Ravenna, ucciso e fatto a pezzi lo scorso aprile a Santa Marta, in Colombia, dove era in vacanza.

Sulle note di Franco Battiato e Mango familiari, alle 9 di lunedì 30 giugno, parenti e amici hanno dato il loro ultimo saluto allo scienziato nella chiesa di San Giuliano, mentre i sindaci di Argenta e Alfonsine hanno indetto una giornata di lutto.

“Alessandro aveva numerosi talenti. Il talento è un dono che non va tenuto per sé ma va diffuso e allargato” ha detto il parroco durante il rito, mentre la chiesa gremita ha ascoltato in silenzio l’omelia.

A prendere parola – durante la funzione – anche la cugina Arianna: “Era una persona fantastica, per me era come un fratello con cui potevo parlare e confrontarmi, al quale potevo chiedere consigli e al quale mi ispirerò sempre. Era molto intelligente, socievole, altruista e empatico. Per noi c’è sempre stato e ora che non c’è più ha lasciato un vuoto enorme in tutti“.

Dopo la messa, il corteo è proseguito al cimitero per la tumulazione.

Coatti era nato a Portomaggiore il 3 agosto del 1986, fino al termine degli studi superiori, che ha completato al liceo di Argenta. La famiglia è originaria di Longastrino di Alfonsine, in provincia di Ravenna. Per la sua uccisione, la polizia colombiana ha arrestato quattro componenti di una baby gang specializzata in rapine ai turisti: tre ragazzi e una ragazza.