Cronaca
30 Giugno 2025
La garante dei detenuti Macario: "Come è stato possibile metterla in un istituto per soli uomini e non adeguato alle sue esigenze?"

Violentata con la scusa del caffè. Detenuta trans abusata da quattro uomini

di Redazione | 3 min

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Una detenuta transgender ha denunciato di essere stata violentata nel carcere di Ferrara da quattro uomini. I fatti sarebbero successi all’interno di una cella nella sezione “Protetti” dove la donna era detenuta insieme a detenuti omosessuali e a sex offender, persone condannate per reati legati alla violenza di genere spostati dalle altre sezioni.

Proprio su questo solleva il problema la garante per le persone private della libertà personale dal Comune di Ferrara, Manuela Macario: “Il problema è che le istituzioni hanno trattato una donna transgender che, a seguito del trattamento ormonale a cui si è sottoposta ha tutte le fattezze di una donna, come una persona omosessuale, mettendola in una sezione in cui ci sono, tra l’altro, detenuti condannati per violenze di genere. Come è stato possibile metterla in un istituto per soli uomini e non adeguato alle sue esigenze?”.

La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti mentre la Casa Circondariale ha aperto un’indagine interna.

La detenuta era arrivata a Ferrara a fine marzo dal carcere di Reggio Emilia dove esiste l’unica sezione in regione per transgender. La 40enne di nazionalità italiana aveva però chiesto fin da subito di non rimanere a Ferrara dove doveva condividere gli spazi con uomini. Aveva infatti già segnalato di essere stata molestata.

L’ultimo episodio, culminato con la violenza, risale a martedì scorso (24 giugno) con la detenuta che si è presentata in infermeria per denunciare il presunto abuso. Subito sono state attivate le procedure previste dal Codice Rosa tra cui il trasferimento al pronto soccorso.

I quattro, tutti di nazionalità italiana, pare abbiano approfittato di un momento in cui le celle sono lasciate aperte per consentire socialità tra i detenuti per invitarla a prendere un caffè. Un inganno per poter abusare di lei.

La 40enne invece, dopo aver denunciato l’accaduto in infermeria, ha contattato il garante regionale per i detenuti Roberto Cavalieri che racconta di aver ricevuto la telefonata il giorno stesso, martedì 24, e che la detenuta gli “ha detto quanto sarebbe stata costretta a subire“.

Cavalieri ha immediatamente “comunicato il fatto alla direzione e poi da lì è partita la procedura per avvisare le autorità competenti”.

Manuela Macario, di recente nominata garante, racconta che il trasferimento a Ferrara si deve a una lite in cui la detenuta è stata coinvolta però, sottolinea, “il problema è che non avrebbero dovuto trasferirla in un carcere maschile come quello ferrarese”.

Le paure, come anticipato, le aveva “già esplicitamente manifestate” e per questo aveva chiesto fin da subito il trasferimento. “Doveva fare la doccia da sola – spiega Macario – ed era già stata palpeggiata mentre qualcuno le aveva rivolto attenzioni poco gradite nei corridoi”.

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