Per tutto il mese di luglio, l’Hotel Annunziata accoglie, nell’ambito del progetto FRAMEFLOW, la fotografa Chiara Leone con la sua mostra digitale “Il corpo inatteso”, un’indagine poetica e visiva sulla femminilità, intesa come essenza complessa e stratificata, ben oltre ogni estetismo.
Attraverso l’obiettivo, Leone racconta un universo femminile che si sottrae allo sguardo comune, per rivelarsi con rispetto, delicatezza e forza. I suoi scatti sono popolati da figure che scelgono di mostrarsi, ma anche di celarsi, evocando un’ambivalenza autentica: quella tra vulnerabilità e determinazione. Il corpo diventa così paesaggio, ponte tra materia e spirito, mentre la natura – gli uliveti, il mare, la terra – si fonde con esso, trasformandolo in simbolo.
L’uso dei colori – il rosso della passione, il blu della spiritualità, il verde della Madre Terra – arricchisce le immagini di significati profondi e viscerali. La fotografia di Leone non cerca approvazione, non rincorre canoni prestabiliti: invita invece a un nuovo modo di vedere, fondato su consapevolezza e rispetto. Un invito a “sentire” prima ancora che guardare.
Originaria di Basilea ma cresciuta in Calabria, Leone si forma tra la sua terra e Roma, dove scopre l’analogico come linguaggio meditativo e consapevole. Oggi lavora con pellicola e digitale, con una coerenza estetica che riflette la sua visione del mondo: finita, fragile, ma colma di senso.
Il progetto FRAMEFLOW, che utilizza tecnologie di digital signage per valorizzare l’arte fotografica contemporanea, offrirà la visione delle opere ogni ora, dalle 7 alle 23, sugli schermi installati nella hall e nella library room dell’hotel. Un modo nuovo, immersivo e accessibile per avvicinarsi all’arte e al pensiero di un’autrice che, con sguardo profondo, ci guida verso una bellezza altra.
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