Cronaca
28 Giugno 2025
Il direttore generale Sannino: “L’acqua ha raggiunto gli ascensori. Non possiamo accettare pazienti in entrata”

Si rompe conduttura, allagata la Quisisana. Scattata la procedura d’emergenza

di Redazione | 2 min

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La rottura di una conduttura idrica ha creato grossi problemi ieri sera e questa notte nel centro di Ferrara, tanto da far scattare l’emergenza per l’ospedale privato Quisisana.

Tutto avrebbe avuto inizio da un guasto avvenuto attorno alle 16.30 in viale Cavour, tra via Don Tazzoli e via Cittadella. Quella falla però, nelle ore, è andata ingigantendosi, tanto da mettere in difficoltà l’intera area circostante.

Sul posto si sono portati i vigili del fuoco, arrivati intorno alle 22, quando la situazione ha iniziato a degenerare, i tecnici di Hera e anche quelli di Enel, che avevano un cantiere nei pressi rimasto sommerso.

A subire probabilmente le conseguenze peggiori dell’allagamento è stato l’ospedale Quisisana, che ha visto i magazzini sommersi e soprattutto l’impossibilità di utilizzare ascensori e montacarichi.

Questo vuol dire l’impossibilità di accogliere pazienti in entrata e il rischio di non poter trasferire nessuno un caso di aggravarsi improvviso delle condizioni cliniche di qualche paziente in degenza.

“Per la prima volta da quando rivesto questo incarico – racconta a Estense.com il direttore generale di Quisisana, Francesco Sannino -, cioè dal 2022, sono stato costretto ad attivare la procedura d’emergenza”.

Procedura che consiste nel “non poter accettare pazienti che arrivano dai tre ospedali provinciali perché non abbiamo possibilità di movimentazione all’interno dell’azienda perché l’acqua ha riempito gli ascensori”.

Sannino – che di emergenze se ne intende, essendosi trovato nel corso della sua carriera a gestire eventi relativi al terremoto de L’Aquila, alla valanga del Rigopiano e le emergenze sulle navi Nato che accoglievano vittime di guerra – ieri sera era preoccupato soprattutto per l’eventualità di pazienti in uscita: “Per questo per fortuna i vigili del fuoco hanno garantito la possibilità di uscita dalla struttura in casi estremi di necessità”.

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