A Ostellato tre serate dedicate ai grandi successi dance
Torna anche quest’anno il format estivo “3 DISCO 3 – L’estate che Balla” animando l’Aqua Park con DJ set, food a km zero e momenti speciali.
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Ostellato. “Durante la seduta del Consiglio comunale di ieri (giovedì 26 giugno) sera, si è affrontata – almeno formalmente – la nostra interpellanza urgente sulla Tari per il triennio 2024–2026 e sulla proiezione 2027”. A parlare è Antonia Trevisani, consigliera del gruppo Insieme per Ostellato, che denuncia pubblicamente le difficoltà incontrate nel dibattito consiliare, a suo dire ostacolato dalle limitazioni del regolamento: “Tuttavia, a causa delle regole imposte dal Regolamento comunale (che prevede un solo minuto per la replica), non ci è stato possibile completare l’intervento che avevamo preparato per restituire ai cittadini una verità chiara, documentata e politicamente necessaria rispetto alla risposta fornita dall’amministrazione Comunale”.
Per questa ragione, Trevisani rende noto integralmente quanto il gruppo consiliare avrebbe voluto esporre nell’aula consiliare: “Interveniamo oggi per sottolineare, che la risposta dell’Amministrazione comunale alla nostra interpellanza urgente sul tema Tari – relativa al triennio 2024–2026 e alla proiezione per il 2027 – non è solo tecnicamente evasiva. È politicamente deludente”. Una critica netta, che però, chiarisce la consigliera, “non è in discussione il lavoro degli uffici, né il rispetto formale delle procedure. È in discussione la volontà politica di dire ai cittadini come stanno davvero le cose”.
Tre sono le domande che il gruppo Insieme per Ostellato dichiara di aver posto all’amministrazione: “I 75.000 euro annui stanziati bastano davvero a coprire gli aumenti Tari? Qual è l’impatto reale, in euro e percentuale, per famiglie e imprese? Qual è la proiezione dell’aumento per il 2027? La risposta che ci è stata fornita non risponde a nulla di tutto questo”. Secondo Trevisani, “non chiarisce se il contributo comunale sia sufficiente a tutelare davvero le utenze. Non fornisce alcun dato disaggregato tra domestico e non domestico. E soprattutto, non dice una parola sul futuro. Nessuna proiezione, nessuno scenario, nessuna simulazione”.
Una mancanza che, secondo la consigliera, non è di tipo tecnico, bensì frutto di una scelta ben precisa: “Questo non è un problema tecnico. È una scelta politica. Una scelta precisa: quella di non dire, di non affrontare, di non spiegare”.
Trevisani ricorda anche un impegno pubblico assunto dalla sindaca: “L’amministrazione – e in particolare la sindaca – si era assunta pubblicamente un impegno preciso: neutralizzare gli aumenti Tari, e addirittura prevedere una piccola riduzione. Un impegno ribadito in campagna elettorale. C’è un video, pubblicato proprio dalla sindaca. Lo ricorderà sicuramente. Oppure, dobbiamo pensare che lo abbia già dimenticato? Ecco, noi non l’abbiamo dimenticato. E crediamo che nemmeno i cittadini lo abbiano dimenticato”.
Alla luce di quanto accaduto, Insieme per Ostellato contesta i risultati raggiunti: “Oggi, alla prova dei fatti, dobbiamo constatare che: non c’è stata alcuna riduzione. L’aumento c’è stato. E il contributo comunale copre solo parzialmente, lasciando oltre il 5% dell’aumento a carico diretto delle famiglie e delle imprese”. E prosegue: “Eppure, nella risposta si continua a parlare del contributo comunale come se fosse sufficiente. Ma sufficiente per chi? Secondo quale criterio? I cittadini non chiedono miracoli. Chiedono onestà. E l’onestà, in politica, comincia dalle parole”.
Infine, la questione dello scenario futuro, su cui – secondo Trevisani – l’amministrazione avrebbe eluso ogni previsione: “Sulla proiezione 2027, la risposta dell’amministrazione è stata: ‘Non possiamo dire nulla, manca il nuovo metodo Arera’. Ma la verità è che non è stato nemmeno tentato uno scenario, un’ipotesi, una simulazione. I dati degli anni precedenti ci sono. Le traiettorie sono chiare”. E incalza: “E cosa accadrà quando questi 75.000 euro non ci saranno più? Quando, esaurita la copertura triennale prevista fino al 2026, l’intero peso dell’aumento sarà scaricato sulle spalle dei cittadini? Questa è la vera domanda politica. Non quella che guarda al presente, ma quella che chiede conto del futuro. Qual è il piano dell’amministrazione per il 2027? Ci sarà ancora un contributo? Con quali risorse? O si pensa di alzare le mani?”.
La conclusione è una critica severa alla mancanza di strategia: “Se oggi l’amministrazione non è in grado di garantire un contenimento strutturale, domani l’aumento sarà ancora più pesante. Ma nella risposta fornita non c’è traccia di questa riflessione. Non c’è programmazione, non c’è visione. Solo silenzio. Solo rinvii. Solo parole vaghe”. Trevisani ribadisce il senso dell’uscita pubblica: “In Consiglio ci è stato impedito di parlare, ma ai cittadini vogliamo dire tutto, fino in fondo. Perché trasparenza non significa solo rispetto delle regole, ma coraggio politico. E questo coraggio lo dobbiamo a chi ci ha votati, e a tutta la comunità”.
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