Con l’arrivo dell’estate e le temperature che si preparano a superare i 35 gradi, la Filca Cisl di Ferrara richiama l’attenzione su un tema cruciale: la salute e la sicurezza di chi lavora all’aperto, in particolare nei cantieri edili.
“Il super caldo estivo è alle porte – dichiara Corrado Pola, segretario generale della Filca Cisl Ferrara – proteggere la salute e la sicurezza di chi lavora in ambienti estremi significa proteggere la loro vita e la dignità di tutta la comunità. Operare con più di 35° sotto al sole va oltre il concetto di lavoro usurante, è una roulette russa che va fermata”.
L’appello è rivolto alle istituzioni locali e alle imprese del territorio, affinché si adottino strumenti condivisi, concreti e tempestivi. Pola rincara: “Lo voglio dire a chi pensa che queste siano esagerazioni: provate voi a posare un asfalto che arriva a 170° alle due di un pomeriggio di luglio. O a farvi cuocere la pelle su un tetto armati di cappellino e, se va bene, di una borraccia. Spesso chi parla con superficialità non conosce le condizioni reali dei nostri cantieri”.
La Regione Emilia-Romagna, nel 2024, ha introdotto per la prima volta un’ordinanza che prevedeva la sospensione delle attività nei cantieri tra le 12:30 e le 16:00 nelle giornate più calde. Un passo importante, ma temporaneo: l’ordinanza è scaduta il 31 agosto scorso e, ad oggi, non è stata ancora rinnovata per l’estate 2025.
“Sollecitiamo la Regione a muoversi rapidamente – continua Pola – ma nel frattempo anche a Ferrara possiamo e dobbiamo costruire percorsi locali, come già avvenuto in provincia di Modena, dove si è arrivati a un vero e proprio Protocollo Calore. Anche nel nostro territorio possiamo anticipare i turni e tutelare i lavoratori con strumenti che non penalizzino né loro né le imprese”.
La Filca Cisl Ferrara sottolinea che la programmazione deve partire già dalla progettazione dei lavori pubblici. “Chiediamo da tempo che le asfaltature siano eseguite di notte, quando possibile – spiega Pola – perché così si tutela la salute dei lavoratori, si evitano disagi al traffico e si lavora in sicurezza. Sì, il lavoro notturno costa di più. Ma quanto vale una vita?”.
Anche per le ristrutturazioni scolastiche estive, un classico dei Comuni ferraresi, la Filca Cisl invita a organizzare i cantieri con intelligenza, evitando di concentrare tutte le attività nelle settimane più torride.
“Non possiamo dire che sia solo colpa del caldo – ammette Pola – ma possiamo affermare con certezza che lavorare oltre i 35 gradi è il modo migliore per ammalarsi o farsi male. E che i rischi vanno rimossi”.
L’Inps stessa considera queste condizioni “eccezionalmente elevate” e compatibili con l’interruzione del lavoro all’aperto. “Non è carità – conclude Pola – è buonsenso e rispetto delle norme. Serve solo la volontà di fare le cose bene e in tempo utile”.
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