Stellata. La Rocca è già stata aperta al pubblico da alcune settimane, ma quello che si è realizzato nella serata di giovedì 26 giugno è stato un momento toccante: l’inaugurazione ufficiale e la definitiva restituzione di questo Patrimonio Unesco del territorio alla sua comunità.
Tanti quelli che hanno voluto condividere questo momento: dopo il saluto del sindaco Simone Saletti, presente con l’intera Giunta, è seguito quello della consigliera regionale del Pd, Marcella Zappaterra. Sono intervenuti, quindi, Francesca Tomba (Sovrintendenza ai Beni Culturali), Antonino Libro (Agenzia regionale per la ricostruzione), Carla Di Francesco (presidente Fai e ex direttrice per i Beni Culturali e paesaggistici ER), ed inoltre l’architetto Vincenzo Vandelli con l’ingegner Giorgio Serafini, i quali hanno lavorato alla progettazione del recupero della Rocca.
«Stellata è un luogo baricentrico per un territorio di confine – ha ricordato il Sindaco Saletti –. Oggi, per tre regioni, ieri invece porta di ingresso per i traffici commerciali e confine tra antichi Stati. La Rocca è passata dall’essere un bastione per presidiare il flusso delle persone, a centro di ritrovo: un contenitore culturale circondato dalle opere idrauliche del territorio, che presto vedrà anche il completo recupero della chiesa del paese. Il recupero della Rocca Possente è la cucitura di un’altra ferita provocata dal sisma e un tassello del mosaico che comprende il museo, la partenza del percorso cicloturistico Destra Po e la chiesa frazionale, assieme a tutti gli eventi che caratterizzano il piccolo borgo antico». Marcella Zappaterra, dal canto suo, ha ribadito i momenti drammatici del dopo sisma: «La ricostruzione – è stato il suo messaggio – è andata avanti nella trasparenza amministrativa di un percorso di ricostruzione che è stato un esempio. Dimostra come istituzioni, professionisti e associazioni siano in grado di lavorare insieme, ponendo le condizioni per superare le difficoltà. La ricostruzione ha restituito qualcosa non più bello di prima, ma certamente più sicuro di prima». Francesca Tomba ha ribadito: «Sono molto contenta dell’idea che si lavori per un approfondimento di carattere tecnico-scientifico: il progetto è davvero molto interessante e importante da un punto di vista metodologico. Si è cercato di conservare, studiare e valorizzare il preesistente, aggiungendo il contemporaneo, avendo il coraggio di non fare semplificazioni».
Nel merito dei lavori è entrato Enrico Cocchi, per anni punto di riferimento dell’Ente per la ricostruzione. Hanno concluso il momento istituzionale le parole di Michele Zanconato, che ha parlato degli studi che hanno permesso di rendere note sul blog “Visita Stellata” le pagine di storia locale riguardanti l’antica fortezza. Tra gli ospiti, anche Cinzia Bucchi (direttrice tecnica del restauro) e Silvia Canella (Emiliana Restauri), Stefano Botti (Abacus), il presidente della Provincia, Daniele Garuti, i consiglieri comunali Tommaso Corradi e Sergio Bonifazi, Anna Campi (Lions) e varie realtà associative e figure politiche del territorio.
Al termine degli interventi di rito, è stato possibile effettuare una visita guidata all’interno dell’antica fortezza e, dopo il buffet, sono state proiettate sulle pareti esterne della Rocca varie luci, con suoni, colori e fuochi tesi a esaltare l’immobile esaltandone la magnificenza. Per un ritorno in grande stile del monumento, tornato finalmente ad essere anche uno dei principali contenitori culturali del territorio.