Il passante di Bologna è uno degli argomenti che sta tenendo banco a livello regionale e nazionale su tutti i principali quotidiani. Ad intervenire in merito anche in capogruppo Pd in Assemblea legislativa, il ferrarese Paolo Calvano.

“Uno dei problemi della politica nel nostro Paese – dice il dem – è che al cambio dei Governi tutto riparte da zero, anche le cose su cui era stato messo un punto fermo che appariva immodificabile”.

Così il Passante di Bologna diventa “un caso emblematico di tutto ciò”. “Dopo anni – spiega – si era trovato un punto di caduta tra tutti i diversi livelli istituzionali, individuando il “Passante di Mezzo” come soluzione finale con tanto di opere compensative e di tutela del territorio e delle comunità locali”.

Calvano sottolinea come si fosse “talmente avanti” da fare “anche il ‘cantiere zero’, cioè la predisposizione di un’area attrezzata per far partire i lavori, spendendo oltretutto importanti risorse per farlo”.

“Oggi assistiamo – dice – con stupore alle affermazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia Bignami, che propone di azzerare tutto e ricominciare da capo, come se anni di confronto, approfondimenti tecnici e intese istituzionali potessero essere cancellati con un colpo di spugna. È una posizione che, al di là di ogni legittima differenza politica, appare guidata più da una presa di posizione del partito di maggioranza al Governo, che da una reale attenzione alle esigenze del territorio e dei cittadini”.

“Mi auguro – conclude – che la disponibilità al dialogo del presidente de Pascale possa essere raccolta dal Governo come modo per andare avanti e non per ricominciare da capo ogni volta, anche di fronte ad un bisogno che non dovrebbe avere colore politico. Il Passante di Mezzo è un’infrastruttura che non solo d’interesse bolognese ma strategica per la competitività del paese”.