di Mario Zamorani*

La mia prima reazione allo svolgimento e alla conclusione del congresso comunale del PD è lo stupore. Dallo stupore, dicono i classici, nasce la filosofia, e anche la scienza e la conoscenza. Lo straordinario suscita stupore, poi lo stupore alimenta altre cose straordinarie. Giada Zerbini ha usato parole semplici ma anche, per prudenza, straordinarie e affilate, ad esempio sostenendo: per due volte i ferraresi ci hanno chiesto di cambiare e noi non l’abbiamo fatto. Ora, contro un potere costituito PD più che decennale, almeno in casa PD l’hanno fatto. Di qui lo stupore. Un inatteso slancio è divenuto un indistinto motore che, crescendo, ha urlato, guidato da una potente ansia di verità.

Questa elezione rappresenta il momento più importante in positivo per il centro sinistra di Ferrara da più di dieci anni. Per l’obiettivo di mandare a casa le destre a Ferrara.

Discontinuità, partecipazione e trasparenza le sue parole chiave, rivoluzionanti a Ferrara dopo le scelte del centro sinistra, e in particolare del PD comunale, degli ultimi dieci anni. Ad esempio prima delle penultime comunali con Daniele Lugli e Roberta Fusari incontrai il PD comunale proponendo la diffusone in migliaia di copie di un questionario (online e di carta) che avevamo preparato per dare la parola ai cittadini, ma non se ne fece nulla; sempre allora proposi alla giunta la diffusione di domande ai ferraresi secondo una procedura prevista dello Statuto comunale per chiedere loro quali fossero i loro problemi con la sicurezza e il senso di sicurezza, ma la giunta, pur divisa, disse di no; sempre allora raccolsi firme per le primarie di coalizione, ma nessuno accettò, a parte Fusari. E alle ultime elezioni comunali caldeggiai una candidata donna del mondo accademico che sviluppasse un progetto per Ferrara in positivo, evitando il disastro di uno scontro quasi all’arma bianca contro un candidato, Fabbri, forte e popolare: giocare sul terreno dove appariva invincibile, dissi, facile profeta, produrrà una pesantissima sconfitta elettorale (in effetti la più pesante di sempre per l centro sinistra) e un disastro politico. Il PD aveva già scelto altro. Potrei continuare a lungo…

Non mi permetto di valutare le scelte politiche complessive di un altro partito ma posso formulare una previsione su Ferrara dalla parte di una probabile e auspicata coalizione a partire dalle basi sopra enunciate. Ancora ricordo che Zerbini, da candidata, scrisse ai partiti di centro sinistra caldeggiando sintonie e sinergie, senza un filo di sufficienza, da pari a pari: lettera che ho molto apprezzato.

Queste riflessioni in libertà terminano con la richiesta di un incontro alla nuova segretaria, dopo altre scadenze per lei prioritarie e più importanti.

*+Europa Ferrara