Occhiobello. Un confronto fra amministrazione comunale e tecnici di Open Fiber in merito ai necessari ripristini stradali che garantiscano condizioni di sicurezza e sui lavori di posa dell’infrastruttura in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) di Open Fiber che, dalla centrale all’abitazione del cliente, è appunto in fibra ottica.

“Abbiamo recepito alcune segnalazioni presentate da cittadini – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Davide Valentini che ha incontrato in municipio i tecnici della ditta Open Fiber – circa le condizioni del manto stradale a seguito della posa dell’infrastruttura di rete che sta avvenendo in diversi quartieri di Santa Maria Maddalena”.

“La ditta – continua Valentini – ha assicurato che, al termine dei lavori che al momento si stanno svolgendo a Santa Maria nord, saranno ripristinati la pavimentazione stradale e i marciapiedi nelle stesse condizioni in cui si trovavano prima dell’intervento”.

Nel comune di Occhiobello, Open Fiber sta connettendo circa 1000 civici attraverso un’infrastruttura in fibra ottica FTTH che consente di navigare alla velocità di 1 Gigabit al secondo e si sviluppa per oltre 30 chilometri, con più dell’65% di essa che verrà realizzata mediante il riutilizzo di cavidotti e reti sotterranee o aeree già esistenti.

Open Fiber precisa che “questa tecnologia consente di ottenere il massimo delle performance con velocità fino ad oltre 1 Gigabit al secondo (Gbps): è un servizio a prova di futuro, in grado di supportare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie che arriveranno nei prossimi anni”.

I lavori rientrano nell’ambito del ‘Piano Italia a 1 Giga’, progetto che fa parte dei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e attuato da Infratel Italia.

Ai fondi pubblici, che ammontano al 70% del progetto, si aggiunge un ulteriore 30% finanziato da Open Fiber. L’intervento riguarda zone  non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s.