Il progetto provinciale “Uscire dalla violenza” potrà contare su una nuova casa rifugio per le donne vittime di maltrattamenti. Il Consiglio Comunale di Ferrara ha infatti approvato all’unanimità, nella seduta del 23 giugno scorso, la delibera che formalizza l’ingresso, nella convenzione del progetto, di un immobile, messo a disposizione dal Comune di Cento, per le donne vittime di violenza e i loro figli, che potranno essere accolti in sicurezza insieme al loro animale d’affezione. Una particolarità unica nel suo genere a livello regionale, che vuole essere un ulteriore passo di civiltà verso l’accoglienza e la protezione non solo delle persone vittime di maltrattamenti, ma anche di quegli animali d’affezione che vivono in un contesto a rischio.
L’immobile, già attivo da alcuni anni, con la collaborazione di un’associazione animalista del territorio, si aggiunge alle altre due strutture di accoglienza, sempre ad indirizzo segreto, messe a disposizione da tempo dai Comuni di Ferrara e di Comacchio.
L’approvazione della convenzione del progetto provinciale “Uscire dalla Violenza”con gli altri Comuni coinvolti, ha inoltre consentito di procedere, sulla base degli esiti di un avviso pubblico, dell’affidamento, per il prossimo triennio, al Centro Donna Giustizia Aps di Ferrara, della gestione delle attività del progetto che riguardano: la prevenzione e il contrasto alla violenza, la protezione e il sostegno psicologico e legale, oltre che l’ascolto e la presa in carico delle donne vittime di violenza e dei loro figli.
Il Centro Donna Giustizia aps è anche sede di Centro Antiviolenza, formalmente riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna e si occupa di realizzare azioni di mediazione con i servizi per l’orientamento e il recupero del lavoro, mediazione con le istituzioni territoriali per la ricerca di una casa e per l’attivazione di percorsi di uscita dall’isolamento mirati al raggiungimento, da parte delle donne minacciate o vittime di violenza, dell’autonomia personale attraverso l’attivazione di tirocini e percorsi di formazione professionale.
Al progetto provinciale “Uscire dalla Violenza” partecipano economicamente tutti i Comuni del territorio, con una propria quota parte, calcolata in base alla popolazione residente.
Il Comune di Ferrara, in qualità di capofila, attraverso l’Assessorato alle Pari Opportunità, ne promuove e coordina le attività assicurando la gestione di ulteriori progettualità di volta in volta finanziate dalla Regione Emilia Romagna e da fondi statali erogati dal Dipartimento alle Pari Opportunità.
Nell’affidamento del progetto provinciale è stata inserita anche la gestione degli Sportelli di Ascolto* dislocati nei sei territori comunali di: Argenta, Comacchio, Codigoro, Unione dei Comuni Terre e Fiumi (con sede a Copparo), Cento e Bondeno, e che fungono da prolungamento delle attività svolte dal Centro Antiviolenza con sede a Ferrara.
“Sono particolarmente grata – dice l’assessore comunale alle Pari opportunità Angela Travagli – a tutti i Comuni che hanno, non senza fatica, confermato l’adesione al progetto provinciale per questo triennio, contribuendo alla copertura dell’aumento della spesa, che si è reso necessario per adeguare il costo dei servizi offerti alle comunità locali. Un atto di grande generosità e sussidiarietà, che fa onore a tutti i Comuni aderenti. Sono orgogliosa dell’unanimità espressa anche dal Consiglio Comunale di Ferrara su un progetto di ampia portata territoriale che si conferma come presidio fondamentale di prevenzione, sensibilizzazione e accoglienza delle persone vittime o sopravvissute alla violenza di genere. Tutto il territorio ha dimostrato coesione di impegno politico e sociale, perché la violenza contro le donne è un fenomeno culturale che non ha età, credo religioso o livello sociale. Un ringraziamento a nome di tutti i Comuni aderenti, va alle operatrici del Centro Antiviolenza. Non va dimenticato inoltre che la violenza maschile sulle donne è un fenomeno strutturale di grave pericolosità sociale per tutti, con conseguenze anche sul tessuto produttivo di riferimento. Come assessore alle Politiche del Lavoro e delle Pari Opportunità mi impegnerò a promuovere iniziative ed eventi che, in sinergia con tutti i soggetti coinvolti, possano convergere verso una visione di un futuro improntato sui principi di rispetto e tutela dei diritti della persona”.
LA SCHEDA
*Gli Sportelli d’Ascolto rappresentano a tutti gli effetti un servizio di prossimità e sono strettamente legati al progetto provinciale “Uscire dalla Violenza”.
Il mantenimento dell’apertura di uno spazio dedicato alle donne che subiscono violenze sui territori periferici, svolge, all’interno di una logica provinciale, funzioni di primo filtro di risposta alle situazioni di violenza, basato sull’ascolto privo di giudizio e sulla diffusione di informazioni e orientamento ai servizi. La messa in rete, coordinata dal centro antiviolenza con sede a Ferrara, è utile per potenziare e scambiare moduli operativi propri di ciascun territorio, che possono essere mutuate reciprocamente, al fine di assicurare efficaci interventi di protezione. La predisposizione di uno spazio facilmente raggiungibile nei territori periferici è indispensabile per garantire un accesso ed un primo ascolto competente ed efficace, oltre che per la valutazione del rischio. Inoltre lo sportello è in grado di fornire, attraverso una mappatura che si è evidenziata nel corso del tempo, l’offerta dei servizi più appropriati presenti sul territorio e degli strumenti anche giuridici a disposizione, finalizzati ad una immediata messa in sicurezza della donna accolta. In questo modo la donna è collocata al centro degli interventi e attraverso un approccio olistico e un metodo di lavoro a rete, è possibile la costruzione e la condivisione di un nuovo progetto di vita e di uscita dalla violenza.
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