Sono 45 su 46 i concorrenti ammessi alla gara per i lavori di restauro e riqualificazione del Castello Estense, in rappresentanza di 116 imprese presentatesi in forma singola, in raggruppamento temporaneo o riunite in consorzio.

Il motivo dell’unica esclusione è dovuto al mancato riscontro alle richieste di integrare la documentazione da parte del seggio di gara, costituitosi in Provincia lo scorso marzo con il compito di esaminare le proposte di candidatura.

Tutte candidature presentate in risposta al bando di gara europeo emesso dalla Provincia per un valore di 12,7 milioni di base d’asta, nell’ambito di un appalto caratterizzato da lavorazioni particolarmente complesse, che richiedono peculiari competenze e specializzazioni.

A riprova dell’interesse suscitato dalla gara, la platea degli offerenti risulta particolarmente variegata in base alla provenienza territoriale. Nell’ordine, conduce l’Emilia Romagna con 12 imprese, a seguire la Campania con 9, Veneto, Abruzzo e Lazio con 5 operatori ciascuna, Puglia 4 e Lombardia 3. Piemonte, Molise e Sicilia, chiudono con un partecipante ciascuna.

“Il lavoro si è rivelato particolarmente complesso – sottolinea il presidente della Provincia, Daniele Garuti, – in quanto il seggio di gara ha dovuto esaminare una notevole mole di documenti presentati da un numero così elevato di imprese Si apre ora la fase di valutazione delle offerte tecniche – conclude il presidente – che sarà svolta da una commissione di 5 esperti in corso di nomina e vista l’importanza dell’opera per la città di Ferrara e il suo territorio, confidiamo di proseguire l’iter di affidamento in modo altrettanto positivo”.