Economia e Lavoro
25 Giugno 2025
La cooperativa "non può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e senza esitazione al fianco di tutte le forze unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari"

Coop Alleanza 3.0 rimuove alcuni prodotti israeliani dagli scaffali

di Redazione | 2 min

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Coop Alleanza 3.0 continua a sostenere le popolazioni civili della striscia di Gaza e rimuove alcuni prodotti israeliani dagli scaffali dei suoi punti vendita.

La posizione è nota da tempo e viene ribadita: “Non può rimanere indifferente davanti alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e la Cooperativa è da sempre e senza esitazione al fianco di tutte le forze – Enti, Istituzioni e Associazioni – unite nel chiedere l’immediata cessazione delle operazioni militari. Ed altrettanto ferma è la condanna verso il blocco degli aiuti umanitari destinati alle popolazioni civili della Striscia proclamato dal Governo israeliano”.

Le escalation di queste ultime settimane hanno spinto Coop Alleanza a dare un segnale rispetto alla posizione si sostengo alla popolazione civile di Gaza e a decidere di rimuovere dai suoi scaffali alcune referenze di arachidi e di salsa Tahina, prodotte in Israele, e gli articoli a marchio Sodastream.

Spiegano: “In seguito di questa decisione, maturata anche grazie un rapporto da poco presentato al precedente Consiglio di Amministrazione dalla Commissione Etica, una rappresentanza di soci e socie che da tempo si sono mobilitati per la Palestina è stata invitata ad intervenire all’Assemblea generale di Coop Alleanza 3.0 dello scorso 21 giugno, così da arricchire il dialogo interno alla Cooperativa”.

Alla scelta di rimuovere quei prodotti dagli scaffali si aggiungono le iniziative che la Cooperativa ha sposato o attivato per essere di concreto aiuto alle popolazioni civili della Striscia di Gaza. Coop Alleanza 3.0 ha infatti aderito alla campagna nazionale “Coop For Refugees” e già da un paio di settimane ha scelto di inserire nel suo assortimento un prodotto particolare, la Gaza Cola. Questa bevanda è l’espressione di un progetto al 100% di proprietà palestinese che, con il ricavato delle vendite delle lattine, contribuirà alla ricostruzione di un ospedale nella Striscia.

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