Nell’ultimo mese il tasso variabile è tornato, dopo due anni, a essere più conveniente rispetto a quello a tasso fisso consentendo una rata di circa 13 euro più leggera. Nonostante ciò la stragrande maggioranza dei consumatori in Emilia-Romagna continua a preferire la sicurezza del tasso fisso, che assorbe il 97,3% del totale delle richieste nel secondo trimestre dell’anno, dato in leggera flessione rispetto al trimestre precedente quando era al 99,6% del mix.
L’ultimo taglio da parte della Bce, tuttavia, non ha ancora avuto effetti visibili sui dati relativi al tipo di tasso scelto, che risentiranno della decisione di Francoforte a partire dai prossimi mesi. Per quanto riguarda il tasso variabile, complice il deciso calo del Tan medio rispetto a inizio anno le richieste per questa tipologia di finanziamento nella regione sono aumentate, passando dallo 0,2% del totale nello scorso trimestre al 2,3% di quello in corso.
Per quanto riguarda le finalità di finanziamento, in Emilia-Romagna nel secondo trimestre del 2025 oltre la metà delle richieste (62,8% del totale) sono dirette verso l’acquisto della prima casa, mentre la surroga assorbe il 28,7% del mix delle domande. Seguono più staccate tra le finalità di finanziamento l’acquisto della seconda casa, al 6,4% del totale, la ristrutturazione (1,0%) e il consolidamento (0,7%).
Leggero calo per l’importo medio richiesto nella regione rispetto al primo trimestre dell’anno, con il dato che dai 146.000 € scende a 143.700 € nel secondo, mentre il valore medio degli immobili rimane stabile attorno ai 224.300 €. Dopo aver superato i 25 anni in media tra fine 2024 e inizio 2025, la durata dei finanziamenti in Emilia-Romagna scende leggermente questo trimestre attestandosi a 24 anni e 10 mesi, mentre si alza leggermente l’età media dei richiedenti, che passa da 38 anni e 10 mesi dei primi 3 mesi dell’anno a 39 anni e 3 mesi attuali.