Palazzo Gulinelli chiuso dopo il terremoto. Si intravede la fine del tunnel
L’intervento è destinato a imprimere una svolta storica al palazzo di via Savonarola 38, che si trova chiuso dal 2012 a causa dei danni subiti durante il terremoto
L’intervento è destinato a imprimere una svolta storica al palazzo di via Savonarola 38, che si trova chiuso dal 2012 a causa dei danni subiti durante il terremoto
Dopo il parere favorevole della Commissione Giovani e scuola, le linee di indirizzo 2025-2027 per il diritto allo studio scolastico incassano il via libera anche dall'Assemblea legislativa. La Regione Emilia-Romagna conferma il suo impegno nella lotta alla dispersione scolastica
Nell'ambito del progetto Pcto intitolato “Le cellule nervose e le malattie neurodegenerative”, gli studenti della classe 4S del Liceo Scientifico A. Roiti hanno dedicato il loro impegno allo studio approfondito dell’epilessia
L'Assemblea legislativa ha approvato il "Piano regionale degli interventi e dei servizi per il diritto allo studio universitario e l'alta formazione"
A Barcellona le 19 opere di Michelangelo Antonioni, della serie ‘Le montagne incantate’. Saranno prestate dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Ferrara, per la mostra dal titolo ‘Michelangelo Antonioni & Luigi Ghirri’
I problemi idrici in via Santa Margherita a Malborghetto sono cessati. A raccontarlo è Enrico Maggiolini che però mette anche l’accento sulla pompa di sollevamento delle acque nere, di competenza di Hera, che – dice – “si è più volte dimostrata inaffidabile”.
Maggiolini racconta che “per anni, i residenti hanno vissuto con l’incubo degli allagamenti a ogni pioggia intensa”. Molte le segnalazioni sia al Comune che a Hera compresa la “testimonianza di un cittadino con disabilità che si è ritrovato la casa invasa da quasi un metro d’acqua reflua”.
Qualcosa però è cambiato durante l’incontro del comitato allagati che si è tenuto nell’agosto del 2024 con l’amministrazione comunale che “ha preso coscienza della reale entità del problema”. “Grazie a una serie di riunioni costruttive con i residenti coinvolti – spiega Maggiolini -, è stato sviluppato un piano concreto per il 2025. Oggi, possiamo finalmente vedere i frutti di quell’impegno: un fosso di guardia è stato realizzato per convogliare le acque piovane, contribuendo in modo significativo a contenere il rischio di alluvioni”.
Rimane però il secondo problema, quello di competenza di Hera. Sono “anni che i residenti contestano il corretto funzionamento” delle pompe di sollevamento delle acque nere 3, dice Maggiolini, “nonostante le continue rassicurazioni da parte dell’azienda, Hera non ha mai fornito i dati di monitoraggio e funzionamento richiesti”.
La dimostrazione di ciò risalirebbe a, 10 giugno 2025 quando “in piena siccità e con il cantiere del fosso ancora aperto, le case si sono ritrovate allagate nuovamente”. Maggiolini spiega non esserci stata “nessuna pioggia, nessuna emergenza meteo: semplicemente la pompa non funzionava”. Così “il pronto intervento Hera, allertato dai cittadini, ha constatato il guasto e – una volta riattivato l’impianto – la condotta fognaria si è rapidamente svuotata”.
Enrico Maggiolini pone quindi una domanda a Hera: “Se la vostra pompa si è guastata in piena siccità e ve ne siete accorti solo dopo la nostra segnalazione, come potete continuare a sostenere che i precedenti allagamenti non siano in parte vostra responsabilità? E soprattutto, come potete garantire che non ricapiterà ancora, se non vi curate neppure del suo monitoraggio ordinario?”
“I cittadini – conclude – non vogliono polemiche: chiedono semplicemente trasparenza, responsabilità e manutenzione. È ora che Hera dia risposte convincenti e – soprattutto – assuma il proprio ruolo in un problema che ormai solo loro stanno ignorando”.
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