Salute
25 Giugno 2025
Un progetto Pcto per informare e combattere lo stigma. Collaborazione tra scuola e sanità per affrontare una condizione neurologica ancora troppo sottovalutata

Studenti del liceo Roiti di Ferrara promuovono la consapevolezza sull’epilessia

di Redazione | 2 min

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Nell’ambito del progetto Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) intitolato “Le cellule nervose e le malattie neurodegenerative”, gli studenti della classe 4S del Liceo Scientifico A. Roiti di Ferrara hanno dedicato il loro impegno allo studio approfondito dell’epilessia, una condizione neurologica frequente che interessa circa una persona su cento e di cui si parla ancora troppo poco.

Il gruppo di studenti – composto da Anna Bellini, Luca Bressan, Andrea Caramori, Ludovica Dobori ed Edoardo Maietti – ha analizzato le cause, le possibili terapie e l’impatto sociale della malattia. Con il supporto di Elisa Fallica, referente Ambulatorio Epilessia dell’Età Evolutiva dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara, gli studenti hanno realizzato un’intervista per illustrare le diverse tipologie di crisi epilettiche e le loro ripercussioni sulla qualità della vita dei pazienti. Hanno inoltre posto domande su come gestire una crisi epilettica, un aspetto cruciale per affrontarla con maggiore sicurezza.

Questa collaborazione si è rivelata un’importante occasione di confronto e di crescita, contribuendo ad aumentare la consapevolezza su un tema ancora troppo sottovalutato. Il progetto ha permesso di acquisire una migliore comprensione della patologia e di sensibilizzare i ragazzi su un problema che necessita di maggiore attenzione, facendo piccoli passi verso la riduzione dello stigma sociale legato all’epilessia.

“L’impegno dimostrato dai giovani studenti – ha messo in evidenza Fallica – nel trattare un tema delicato come l’epilessia è esemplare. La loro curiosità e la loro dedizione hanno permesso di affrontare aspetti cruciali di questa patologia, dalla gestione delle crisi epilettiche all’impatto sulla qualità della vita dei pazienti. È fondamentale che le nuove generazioni siano protagoniste attive nella diffusione di un’informazione corretta e nel superamento dello stigma sociale ancora troppo spesso associato all’epilessia”.

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