Politica
24 Giugno 2025
Incontro a parco Massari del gruppo Piazza Ariostea Libera. Uno dei partecipanti: "Una signora non è riuscita a rientrare a casa in ambulanza perché c’erano transenne e wc chimici"

Ferrara Summer Festival. “Impensabile vivere sotto assedio”

di Camilla Mondini | 3 min

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Slipknot, Massive Attack, Sfera Ebbasta e Unifest hanno fatto ballare i fan e, a quanto pare, tremare le finestre dei residenti di piazza Ariostea che ieri sera (23 giugno) si sono riuniti a parco Massari per confrontarsi sui disagi provocati dal Ferrara Summer Festival.

Non è mancata la presenza dei consiglieri di opposizione che hanno dialogato con la cittadinanza e promesso di portare le loro istanze al vaglio dell’amministrazione. Presenti quasi tutti gli schieramenti a cominciare dai dem Sara Conforti, Davide Nanni, Matteo Proto, Anna Chiappini, Massimo Buriani, Enrico Segala e Anna Zonari in rappresentanza della lista La Comune di Ferrara.

Ad organizzare la riunione Maria Silvia Accardo del gruppo Facebook Insieme per Piazza Ariostea Libera (650 membri) che insiste sulla “tutela delle persone fragili. Non è pensabile che noi residenti non possiamo avere una vita normale e avere la percezione di vivere sotto assedio. Mi rifiuto di pensare che una persona con la maglietta del Summer Festival mi possa dire dove posso o non posso camminare, ci sono cittadini che devono portare i figli a scuola e che non possono camminare sotto al sole cocente per fare strade alternative alle transenne”.

Ma non solo. Alcuni cittadini hanno poi lamentato il volume del suono sostenendo di aver misurato con un’applicazione del telefono i decibel, secondo loro “fuori norma di legge“. Cittadini che svolgono la professione medica che hanno sollevato questioni sulla salute dei più piccini e dei più adulti. Altri hanno invece sostenuto “che la musica e le prove audio iniziano alle 18 del pomeriggio e terminino alle 2 di notte”. Per non parlare poi dei “disagi di mobilità sia in auto che a piedi”.

C’è chi tra i residenti presenti sostiene di “aver scritto numerose lettere indirizzate al primo cittadino Alan Fabbri e alla giunta senza mai aver ottenuto risposta se non per mezzo stampa” e, per loro, in “maniera insoddisfacente”. Per questo hanno fatto sapere di avere anche fatto segnalazioni ai carabinieri, ai Nas di Bologna e ad Arpae.

“Le misurazioni del suono devono essere fatte da un tecnico, quello che si può fare sono petizioni ufficiali e manifestazioni autorizzate per farsi sentire” sottolinea il consigliere Davide Nanni del Pd.

Lamentele poi sull’etica e il decoro, tanto che uno dei residenti ha denunciato: “Gli Slipknot non parlano una parola di italiano e l’unica cosa che hanno detto è stata una bestemmia davanti alle suore“. Le storie di vita quotidiana si intersecano alle lamentele: “Una signora non è riuscita a rientrare in casa accompagnata dall’ambulanza perché c’erano transenne e wc chimici“.

“Non saremmo qua se l’amministrazione avesse risposto alle istanze dei cittadini – afferma la consigliera Sara Conforti del Pd -. Abbiamo delle proposte per calmierare i disagi provocati dal festival e venire incontro alle esigenze dei residenti. Noi ci siamo, oggi più che mai, perché i cittadini non possono più essere ignorati“.

Presente anche la neo eletta segreteria del Pd comunale di Ferrara Giada Zerbini che ha ascoltato e accolto tutte le istanze dei residenti.

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