Rissa tra cinque persone in piazza Buozzi a Pontelagoscuro
Caos in piazza Bruno Buozzi a Pontelagoscuro, dove - durante la serata di lunedì 23 giugno - è scoppiata una rissa tra tre cittadini di nazionalità albanese e due di nazionalità tunisina
Caos in piazza Bruno Buozzi a Pontelagoscuro, dove - durante la serata di lunedì 23 giugno - è scoppiata una rissa tra tre cittadini di nazionalità albanese e due di nazionalità tunisina
A seguito della mancanza di informazioni, a sei giorni dall’inizio della kermesse di concerti estivi in piazza Ariostea, riguardanti la predisposizione di aree di sosta straordinarie, il consigliere Fiorentini ha interrogato l’assessore Matteo Fornasini affinché venisse data contezza di questa predisposizione
Un nome e un logo che sono parte integrante e patrimonio identitario della città da più di un secolo. Nel Consiglio comunale di ieri (23 giugno), il consigliere Davide Nanni (Pd) si è rivolto con un question time all’assessore allo Sport Francesco Carità per chiedere di tutelare, tramite la cessione al Comune di Ferrara, il marchio Spal
È stata accolta la richiesta di messa alla prova avanzata dalla difesa di Luca Stradiotto, il 41enne broker assicurativo per cui la Procura di Ferrara ha emesso il decreto di citazione a giudizio con l'accusa di truffa nei confronti di clienti che all'epoca curava per conto delle Assicurazioni Generali, compagnia per cui non lavora più dal 2020
Il tribunale di Ferrara ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno, un mese e dieci giorni - pena convertita in lavori socialmente utili - avanzata dalla difesa del 52enne ferrarese che, lo scorso settembre, era finito in manette a Lido degli Estensi
È arrivata a Ravenna – nella giornata di lunedì 23 giugno – la salma di Alessandro Coatti, il 38enne biologo molecolare ucciso e fatto a pezzi lo scorso 6 aprile a Santa Marta, in Colombia, dove era in vacanza.
A renderlo noto è stata l’ambasciata d’Italia a Bogotà. Al momento il corpo è all’obitorio dell’ospedale Santa Maria delle Croci.
La salma del giovane ricercatore di Longastrino sarà messa ora a disposizione delle autorità italiane per lo svolgimento di un’altra autopsia, come aveva fatto sapere Giovanni Coatti, zio della vittima.
Sabato – lo ricordiamo – sono stati eseguiti quattro provvedimenti restrittivi emessi dall’autorità giudiziaria del dipartimento di Magdalena, nel nord della Colombia, sul mare dei Caraibi, nelle città di Bogotà, Santa Marta, Medellin e Arjona-Bolivar, nei confronti di altrettanti cittadini colombiani, tre uomini e una donna, ritenuti i responsabili dell’omicidio di Coatti.
Coatti era giunto nella località colombiana il 3 aprile, due giorni prima della sua scomparsa. Il suo corpo, orribilmente fatto a pezzi, era stato ritrovato il giorno successivo alla sparizione. Laureato e con un’importante carriera alle spalle, aveva lavorato a lungo nel Regno Unito presso la prestigiosa Royal Society of Biology.
Alla notizia della sua scomparsa erano immediatamente seguite complesse attività investigative internazionali. La Procura di Roma, competente per i procedimenti che riguardano cittadini italiani vittime di reati all’estero, aveva aperto un fascicolo e attivato un’articolata rete di collaborazione con le autorità colombiane. Fondamentale si è rivelato il contributo investigativo dei carabinieri del Ros, che hanno eseguito accertamenti a livello nazionale, in particolare sull’analisi dei dispositivi elettronici appartenuti alla vittima.
Proprio grazie all’esame tecnico di questi apparati – tra cui telefoni, computer e altri dispositivi – è stato possibile ricostruire gli ultimi spostamenti di Coatti a Santa Marta, individuando elementi chiave per comprendere le dinamiche del delitto e identificare i presunti responsabili.
L’indagine, condotta nell’ambito di una rogatoria internazionale, ha visto la cooperazione attiva della Procura Sezionale di Magdalena, della polizia colombiana, del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia e dell’Ambasciata d’Italia a Bogotà. Grazie allo scambio continuo di informazioni e prove raccolte da entrambe le sponde dell’Atlantico, è stato possibile ricostruire l’intera vicenda, fino al suo tragico epilogo. Resta ora da comprendere con precisione il movente dell’omicidio e se vi siano ulteriori complici o mandanti.
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