Spal
23 Giugno 2025
L'assessore risponde al question-time di Nanni (Pd): "Non è un atto unilaterale. Serve la disponibilità anche dall'altra parte affinché questo possa accadere. Nel momento in cui ci sarà la disponibilità, eviteremo che il marchio possa essere nelle mani di soggetti terzi"

Il marchio Spal alla città. Carità: “Da società Tacopina nessuna disponibilità a cederlo”

di Redazione | 3 min

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Un nome e un logo che sono parte integrante e patrimonio identitario della città da più di un secolo. Nel Consiglio comunale di oggi (23 giugno), il consigliere Davide Nanni (Pd) si è rivolto con un question time all’assessore allo Sport Francesco Carità per chiedere di tutelare, tramite la cessione al Comune di Ferrara, il marchio Spal.

“Già nell’autunno del 2023 – ha dichiarato Nanni – venne fatta una proposta alla società in primis di cedere il marchio al Comune di Ferrara in modo che questo potesse tutelarne meglio l’utilizzo, naturalmente concedendolo in usufrutto gratuito alle varie compagini societarie presenti e future”.

Una proposta che venne accolta dall’ex assessore allo Sport, Andrea Maggi, che il 6 febbraio 2024 aveva convocato un tavolo tecnico tra Comune, dirigenza, curva ovest e coordinamento Spal Clubs da cui era emersa – come ha ricordato il consigliere dem – un’ampia disponibilità delle parti nel trovare una soluzione condivisa: “L’ultimo aggiornamento di quel tavolo risale al 28 maggio 2024, allorché si parlava di un confronto che aveva portato quasi alla stipula di un accordo legale tra le parti. Purtroppo, dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno 2024, non abbiamo più saputo nulla”.

Da questa mancanza di ulteriori informazioni sulla vicenda, Nanni ha interrogato l’assessore sulle iniziative che l’Amministrazione intende adottare “per acquisire i diritti sullo storico marchio della Spal in tutte le sue vesti grafiche e metterlo finalmente al sicuro da qualsiasi logica speculativa”.

Dalla risposta dell’assessore Carità è emersa una mancanza di disponibilità a priori da parte della società a sottoscrivere l’accordo: “A quel tavolo non c’è mai stata la piena disponibilità. Ci sono state delle proposte avanzate dai legali della Spal che hanno preso tempo, hanno guardato le bozze ma mai hanno detto che avrebbero sottoscritto la bozza di accordo”. Una riluttanza alla sottoscrizione che, secondo Carità, non avrebbe garantito la certezza per il Comune della titolarità del marchio: “Il marchio è collegato completamente alla società che ne è proprietaria. Non è semplice fare un accordo con una società e dire ‘da oggi se sottoscrivi un accordo il marchio è mio'”.

Inoltre, l’assessore ha sottolineato l’attuale stabilità della situazione economico-legale della società biancazzurra, a sostegno della tesi dell’inutilità di fornire ulteriori tutele per il marchio che la rappresenta: “Ad oggi non abbiamo notizie che la Spal sia fallita, quindi (il marchio ndr) è nella piena disponibilità della proprietà. Nel momento in cui ci fosse la disponibilità ad una cessione al Comune di Ferrara da parte della proprietà, per noi è importantissimo”.

“Metteremo in campo tutto quello che è possibile fare – ha dichiarato Carità -, anche attraverso il sostegno e l’aiuto di avvocati preparati nel campo di questo tipo di diritto, per far sì che quello che è accaduto non accada più e, se accade, noi abbiamo la disponibilità del marchio”. Un impegno che tuttavia richiederebbe un’ulteriore garanzia: “Non è un atto unilaterale – ha concluso Carità -, serve la disponibilità anche dall’altra parte affinché questo possa accadere. Nel momento in cui ci sarà la disponibilità, eviteremo che il marchio possa essere nelle mani di soggetti terzi”.

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