Attualità
23 Giugno 2025
Martedì 24 giugno all'Hotel Duchessa Isabella. L'assessora Coletti: "Tema di grande attualità affrontato in maniera innovativa. La conoscenza è la prima e più importante forma di prevenzione"

“Diabetable”: a Ferrara un evento per sensibilizzare istituzioni e media sul diabete mellito di tipo 1

di Redazione | 5 min

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Farà tappa martedì 24 giugno, a Ferrara, “Diabetable”, evento di sensibilizzazione sul diabete mellito di tipo 1, cosiddetto infantile. L’iniziativa è nata da un’idea di Monica Priore, nuotatrice brindisina affetta dalla patologia, prima nuotatrice in Europa a fare la traversata dello Stretto di Messina, nel 2007, nota alle cronache nazionali in quanto fautrice di campagne di sensibilizzazione rivolte a famiglie e agenzie educative, nonché componente del Cda di Diabete Italia. Il progetto nazionale è gestito da The Skill, agenzia con consolidata esperienza in ambito Health.

La tappa ferrarese è organizzata dalla giornalista Camilla Ghedini e rientra nelle attività che la stessa sostiene e promuove su temi di interesse sociale e sanitario. L’evento, concepito come una round table esperienziale, si terrà alle 20, all’Hotel Duchessa Isabella (via Palestro, 70).

Allo stesso tavolo siederanno istituzioni, medici, docenti universitari, giornalisti. Con loro, un gruppo di attori della compagnia teatrale romana Loftheatre – format scritto e diretto da Chiara Spoletini -, che li coinvolgerà e guiderà nella conoscenza del diabete mellito di tipo 1, dalle difficoltà alimentari alla gestione della vita quotidiana, tra misurazioni di glicemia, somministrazione di insulina e utilizzo di nuovi dispositivi medici. A seguire, un confronto moderato da Francesca Parisella, giornalista Rai.

Alla cena presenzieranno Cristina Coletti, assessora comunale alle Politiche Sociosanitarie e alle Politiche per la Famiglia; Camilla Ghedini, giornalista e organizzatrice tappa ferrarese; Paola Boldrini, vice presidente Intergruppo parlamentare Diabete, Obesità, Malattie Croniche non Trasmissibili;  Marcello Monesi, direttore Uoc Diabetologia Territoriale Ausl Ferrara; Maria Chiara Zatelli, Uoc Endocrinologia e Malattie del Ricambio Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara e Dipartimento Scienze Mediche Unife; Marco Amelio e Davide Urban, presidente e direttore di Ascom-Confcommercio; Fabiano Marra (Diabete Italia), Monica Priore e Francesca Parisella. Interverranno anche gli attori Sebastiano Gavasso, Adelaide Di Bitonto, Viviana Picariello, Eleonora Belcamino e rappresentanti dell’azienda Medtronic, che sostiene in forma non condizionante il progetto nazionale. Invitate le testate giornalistiche locali. L’evento ha finora fatto tappa a Roma, Bari, in Senato.

L’iniziativa è stata presentata nella residenza municipale di Ferrara. “E’ un tema di grande attualità – ha dichiarato l’assessore Cristina Coletti -, affrontato in maniera innovativa, con formule non standardizzate ma incisive, che coinvolgono in forma diretta tutti i soggetti interessati in una vera e propria esperienza destinata a sensibilizzare anche noi istituzioni come persone e genitori. Ci consente di pensare e programmare attività con maggiore consapevolezza. Come spesso ripeto, la conoscenza è la prima e più importante forma di prevenzione”.

Paola Boldrini, che alla patologia e a Monica Priore ha dedicato un capitolo del libro “Dietro l’angolo” (Giraldi Editore), ha ricordato che “è una malattia cronica, da cui non si guarisce, motivo per cui è fondamentale supportare le famiglie, spesso spaventate e timorose che i figli non possano avere un’adeguata qualità di vita. Oggi, per fortuna, chi ne è affetto può vivere in sicurezza grazie a insulina, alimentazione sana, attività fisica regolare. Bisogna però parlarne. Servirebbe anche una legge più aggiornata”.

“Organizzare e sostenere eventi su questi temi, che sondano anche l’impatto e il peso della parola – ha affermato Camilla Ghedini – è la cifra della mia attività, credo nella necessità di informare con tutti gli strumenti culturali e non solo, che abbiamo a disposizione. Chi opera su un territorio ha anche dei doveri sociali”.

“Il diabete di tipo 1 – ha spiegato Marcello Monesi – è una patologia cronica complessa che richiede una gestione continua e consapevole fin dall’età pediatrica. Oltre agli aspetti clinici, è fondamentale considerare l’impatto psicologico e sociale sulla persona e sul nucleo familiare. Nella provincia di Ferrara, sono attivamente seguite poco meno di mille persone con questa condizione, in carico sia alla diabetologia pediatrica sia a quella dell’adulto. L’evoluzione costante delle terapie – non solo insuliniche – e delle tecnologie ha contribuito in modo significativo al miglioramento della qualità di vita, ma resta ancora molto da fare per garantire una piena consapevolezza e un accesso equo agli strumenti terapeutici disponibili”.

“La sensibilizzazione nei confronti di questa malattia cronica – ha ribadito Maria Chiara Zatelli – è fondamentale per comprendere appieno il suo impatto sulla qualità della vita dei soggetti affetti, che hanno ed avranno bisogno per tutta la vita di un setting assistenziale di cura dedicato. Quest’ultimo può essere realizzato dalla collaborazione fra tutte le figure professionali che se ne occupano sia sul territorio che in ambito ospedaliero, ove vengono gestite le complicanze acute nonché le situazioni nelle quali le complicanze croniche si aggravano in modo importante. La disponibilità di risorse per sostenere un adeguato livello di cura diventa quindi cruciale, con un occhio anche alla sostenibilità”.

“La serata di Diabetable – ha concluso Marco Amelio – consente di comprendere l’impatto nel quotidiano personale e delle famiglie. Credo sia un’importante occasione di acquisizione e di successiva riflessione per il nostro sistema, che si occupa di accoglienza e ristorazione”.

OBIETTIVO E DATI DIABETE MELLITO TIPO 1: sensibilizzazione sul diabete mellito di tipo 1, cosiddetto infantile e/o giovanile,  malattia cronica che insorge prevalentemente in età infantile e adolescenziale, che colpisce lo 0,5% della popolazione. Chi ne è affetto è insulino-dipendente. Nella fase iniziale della malattia produce poca insulina, che via via si azzera fino alla distruzione di cellule Beta da parte di anticorpi. In assenza di insulina vi è un eccesso di glucosio nel sangue che può portare a conseguenze impattanti, come il coma. Tra i sintomi, eccessiva diuresi, perdita di peso, stanchezza. Le cause del diabete di tipo 1 non sono ancora state individuate, contribuiscono fattori genetici e ambientali. Riguarda il 10 per cento della popolazione complessiva affetta da diabete. E’ in continuo aumento. Patologia di cui poco si parla rispetto al più noto diabete di tipo 2, che insorge in età adulta.

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