Una voce nota della cultura ferrarese torna a parlare al pubblico, ma questa volta attraverso la poesia. Venerdì 27 giugno, alle ore 18:30, la Biblioteca Popolare Giardino (viale Cavour 185, ai piedi del Grattacielo) ospita un reading di Alberto Ronchi, che leggerà brani tratti dal suo ultimo lavoro “Quasi un’autobiografia” e altre poesie.

Con il suo stile schietto e diretto, influenzato da Charles Bukowski e dagli autori della Beat Generation, Ronchi accompagna gli ascoltatori in un percorso poetico intimo e lucido. I testi ripercorrono gli anni della giovinezza e dell’impegno politico, ma senza retorica: “La politica, in quegli anni, era anche un gioco collettivo, vissuto con una leggerezza che oggi si è smarrita,” afferma l’autore.

Tra riflessioni esistenziali e spunti ironici, Ronchi propone una lettura del presente segnata da contraddizioni: “Oggi ci si prende troppo sul serio, eppure si è più leggeri, in modo diverso. Con i social si può dire tutto, promettere tutto… e poi non fare nulla o il contrario”.

Nato a Ferrara, Alberto Ronchi è una figura di riferimento nel panorama culturale locale. Fondatore della rassegna “Ferrara Sotto le Stelle”, è stato assessore alla Cultura sia per il Comune di Ferrara che per la Regione Emilia-Romagna. Dopo aver lasciato la politica, ha ripreso a insegnare e a scrivere. Tra le sue pubblicazioni poetiche precedenti figurano “Catastrofi naturali” (2017) e “Anni meravigliosi” (2019), entrambi editi nella Collana fotocopie da Modo Infoshop di Bologna.

L’incontro del 27 giugno è un’occasione per scoprire o riscoprire un autore che unisce impegno, ironia e profondità, in un dialogo sincero con il pubblico e con il proprio passato. L’ingresso è libero.