Economia e Lavoro
21 Giugno 2025
Stando alle dichiarazioni della Questura felsinea rischiano anche loro la denuncia in base al nuovo Decreto sicurezza. La segretaria Tagliati: "Sempre sbagliato denunciare persone che rivendicano diritti"

Sciopero metalmeccanici, a Bologna 200 ferraresi

(Foto di Cgil Ferrara (Facebook))
di Pietro Perelli | 2 min

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Tra i diecimila manifestanti a Bologna per lo sciopero nazionale dei metalmeccanici indetto da Fim, Fiom e Uilm anche una nutrita delegazione ferrarese, circa 200 persone. Sono sfilati in corteo lungo la tangenziale gridando lo slogan: “Senza il contratto il paese si blocca”. Anche loro, come tutto il corteo, in base alle nuove normative del decreto sicurezza, saranno denunciati come ha già annunciato anche la Questura felsinea.

“Credo – dice la segretaria generale della Cgil di Ferrara Veronica Tagliati – che quando si arriva a denunciare una manifestazione nella quale si rivendicano dei diritti sia sempre sbagliato. Siamo pronti ad affrontare le conseguenze ma non silenzieranno la voce dei lavoratori”.

“Nonostante la difficile situazione economica che attraversano le lavoratrici e i lavoratori del territorio ferrarese nel comparto metalmeccanico – sottolinea invece la Fiom -, dovuta alle numerose situazioni di crisi che ormai coinvolgono l’intera provincia, hanno deciso di scioperare per rivendicare il diritto a un aumento salariale certo, alla riduzione dell’orario di lavoro, a maggiori certezze per i lavoratori e le lavoratrici precari, e a una maggiore sicurezza sul lavoro, in particolare per chi opera all’interno della catena degli appalti e subappalti”.

“Un gran bel segnale – ribadisce Tagliati – una presenza così numerosa dopo 40 ore di sciopero. Credo sia emerse ancora di più la necessità di arrivare a un rinnovo quanto prima”.

A dimostrazione di questa volontà anche i numero con un’adesione del 70% in Berco, del 95% alla Poppi di Dosso, dell’85% alla Fira di Dosso, del 95% alla Systema Aspea di Ferrara, del 70% alla For di Poggio Renatico, del 70% alla Lte di Ostellato, e del 65% alla Zf sempre di Ostellato.

A Bologna i manifestanti hanno deciso di occupare la tangenziale compiendo un percorso non autorizzato dalla Questura che fa sapere, come riporta Ansa: “Anziché seguire il percorso concordato con l’Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza”. Per questo i manifestanti “verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali”.

Le diecimila persone a Bologna, ma manifestazione ce ne sono state in tutta Italia, chiedevano la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici fermo da oltre un anno.

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