Attualità
18 Giugno 2025
Dichiarata inagibile dal sisma del 2012, l'area sarà sostituita da un percorso ciclopedonale che collegherà via Bologna al sottomura

Riqualificazione ex Amga: da simbolo d’abbandono a cerniera verde

di Redazione | 4 min

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“Ripristinare il decoro e la bellezza di un luogo a pochi metri dalle mura”. Con queste parole il vicesindaco Alessandro Balboni ha presentato il progetto Varco di VAlorizzazione dell’area ex-Amga per Riaprire e COnnettere la cintura urbana alle sue mura, classificatosi secondo su 160 proposte nella graduatoria del bando di rigenerazione urbana 2024 della Regione.

L’ex sede dell’Azienda municipalizzata gas e acqua di via Bologna, dichiarata inagibile a seguito degli eventi sismici del 2012, versa in stato di abbandono da 13 anni e si trova su un terreno a forte rischio di contaminazione, tanto che già nel 2016 era stata eseguita la messa in sicurezza di vasche interrate adibite a contenere catramina.

Con il progetto proposto dall’Amministrazione, pensato in un’ottica di sostenibilità e di rispetto dell’ambiente, verrà data nuova vita a quest’area dismessa di circa 5.500 metri quadri. Tramite un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro, cofinanziati con fondi regionali per una somma di 1 milione e 250mila euro, si procederà alla demolizione degli edifici tutt’oggi presenti e alla realizzazione di un ampio passaggio pedonale attrezzato a verde che collegherà il sottomura con la rotonda tra via Bologna e via Kennedy e che consentirà di riconnettere il vallo alla città.

Come ha illustrato l’ingegnere Alessio Stabellini, dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura, i lavori si inseriranno come naturale prosecuzione del progetto di bonifica – attualmente in ultimazione e anch’esso finanziato da fondi Pnrr per 975.433,00 euro -, che prevede, a seguito dello scavo e dello smaltimento delle porzioni di terreno contaminate, la posa sul fondo dello scavo di un telo impermeabile su cui “andremo a realizzare un sistema di drenaggio per raccogliere le acque che filtrano nel terreno”, acque che saranno convogliate “o in vasche di raccolta o nel sistema della rete fognaria presente all’interno del sito”.

L’intervento risanatorio, che rispetto al progetto originario ha subito una modificazione in quanto non prevista la demolizione dei corpi di fabbrica, coinvolgerà una superficie pari a 2.700 metri quadri, con un volume di terreno scavato e smaltito pari a 2.400 mc, mentre le aree soggette a messa in sicurezza permanente tramite la posa del telo impermeabile saranno pari a 1500 metri quadri.

Il progetto di riqualificazione vero e proprio, poi, presupporrà la de-pavimentazione dell’intera area, la riqualificazione a verde con prati erbosi, tappezzanti, cespugli e alberature per lo più autoctone e ornamentali e la realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili separati, interrotti da spazi di fruizione e da isole tematiche polifunzionali. Verranno, inoltre, realizzate una vasca d’acqua a bassa profondità con elementi di fitodepurazione naturale della famiglia delle ninfee e un’area con pavimentazione permeabile a ridosso dell’accesso da via Bologna per permettere l’entrata di piccoli mezzi per allestire aree mercatali o piccole fiere artigiane.

A conclusione di questo progetto green, l’alimentazione dell’illuminazione pubblica sarà affidata a pannelli fotovoltaici che saranno installati sul tetto piano dell’unico edificio che verrà mantenuto.

“Negli ultimi anni – ha dichiarato l’assessore e vice sindaco Alessandro Balboni – abbiamo voluto concentrarci per immaginare una soluzione che ripristinasse il decoro e la bellezza di un luogo a pochi metri dalle mura, da piazza Travaglio e dalla casa dell’ortolano che è stata riqualificata e restituita alla città”.

“Parallelamente all’attività di bonifica – ha aggiunto il vicesindaco -, nei prossimi mesi demoliremo gli edifici, trasformeremo quest’area in via temporanea in un parcheggio ad uso esclusivo dei residenti, che subiranno disagi a causa del cantiere in piazza Travaglio che diventerà uno spazio pedonale, e a partire dal 2027 dovremmo riuscire ad avviare il cantiere in questa zona che verrà trasformata in un grande attraversamento verde”.

“Una ciliegina sulla torta” come ha definito Balboni il progetto, in quanto si pone a completamento della riqualificazione di un’area che costituiva “un buco nero” nella bella cornice cittadina.

Notevoli anche i benefici ambientali che deriveranno dalla realizzazione della nuova area verde: le indagini termiche svolte nel 2022 hanno evidenziato come l’area in oggetto sia una zona calda, mentre più fresche sono le aree del vallo delle mura. Si stima che con la sola demolizione degli edifici, con la depavimentazione e la messa a dimora delle alberature, si potrebbe arrivare a una diminuzione della temperatura di circa 3-5 gradi. Il recupero delle acque meteoriche, inoltre, verrà reso possibile creando percorsi modellati poco profondi allargabili e di bioritenzione in tempo di pioggia, che restituiranno le acque ad evento terminato e che saranno finalizzate all’irrigazione delle aree verdi.

Il progetto è stato realizzato dall’Unità Operativa Beni Monumentali, di cui il responsabile Paolo Rebecchi ha rivendicato l’importanza: “L’intervento ha lo scopo di riconnettere la città urbana con il vallo delle mura creando un accesso ciclopedonale e di un’area verde, realizzando altresì una scalinata di accesso, superando il dislivello presente tra il sottomura e il piano stradale (di circa 3 metri ndr)”.

“È sicuramente un’opportunità – ha concluso Rebecchi – ma anche una grande sfida, perché i vincoli di questo bando sono molto stringenti: abbiamo 8 mesi di tempo per approvare un progetto, quindi dobbiamo metterci al lavoro subito”.

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