ll.mo Sig. Sindaco,
Mi rivolgo a Lei e ai suoi collaboratori con il rispetto che le Vs. Persone e le Vs. Mansioni richiedono.
Tutti gli anni, con la buona stagione, sorgono i problemi che assillano coloro che, forse si dovrebbe dire, per loro disgrazia, abitano attorno a quella meravigliosa piazza, quando ci sarebbero luoghi più consoni per attuare le manifestazioni per il Palio (forse l’ippodromo, che mi sembra resti inutilizzato) e per il Ferrara Summer Festival (il Parco Bassani che in quanto a spazio non ha assolutamente problemi di sorta).
Purtroppo, a partire da maggio, la piazza è scippata all’uso della gente, che non è detto che sia solamente locale; era goduta da uno sciame di bambini e ragazzini con monopattini e pattini, oppure intenti a fare piccole partite di calcio o ad allenarsi nella pallavolo; a questi facevano corona badanti con invalidi al braccio o in carrozzina, che facevano una salutare passeggiata o magari si godevano l’ombra degli alberi; e non mancavano turisti e forestieri, che seduti sui manufatti di cemento, si godevano un bevanda fresca o sorbivano un gelato.
Non sarebbe male ricordare che la piazza è stata rimessa al nuovo non molto tempo fa e che forse meriterebbe un trattamento diverso da quello che sta subendo.
Ora, finito il Palio, si apre il Festival, con tutte le sue strutture mastodontiche, le transenne, il traffico reso caotico con strade chiuse e soluzioni improbabili, il parcheggio selvatico, invasione di aiutanti, indicatori, vigili (che quando c’è l’esigenza non se ne trova nemmeno uno, anche cercandolo con il lanternino) con una terribile divisa nera.
A proposito di disposizione di ciò che può servire al pubblico, interessante è la scelta di porre lungo Corso Mare, a suo coronamento e decorazione, un sfilza di “vespasiani”, sì, di “pisciatoi”, servizi che, solitamente, si tende a nascondere.
Tornando al dunque, i cittadini che se lo possono consentire organizzano le loro ferie in corrispondenza delle Vs. manifestazioni, ma gli ammalati, magari fermi a letto, gli anziani, gli invalidi, i reduci da interventi chirurgici, come possono difendersi dal disagio che ne nasce?
Ovunque, in tutto il mondo, si cerca di ridurre al massimo il disagio e i disturbi, che il tempo torrido estivo provoca in chi, in quanto a difese fisiche o finanziarie, si trova in difficoltà; perciò, queste manifestazioni sono tenute lontane, in modo che gli spettatori se le possano godere e, nel contempo, di non dare disturbo a chi non ne è interessato.
Per esempio, è certo che a Milano e a Firenze (non conosco il nome dei siti), le manifestazioni ingombranti e rumorose sono tenute il più remote possibile.
Sig. Sindaco, ho premesso che mi sarei rivolto a lei e ai suoi collaboratori con il rispetto dovuto, e mi pare di avere mantenuta la promessa, ma sarebbe opportuno che non fosse unilaterale, bensì reciproco. Ci faccia, con i suoi, un pensierino, pensando che fra tutti i cittadini che stanno subendo questo tormento forse un giorno potrebbe essere qualcuno delle Vs. famiglie che, come tanti, abitano qui e, per disgrazia loro, non possono allontanarsi, rassegnandosi a subire le decisioni di chi comanda e abita altrove.
Con ossequio.
Dott. Ing. Mario Zaniboni
P.S. Comunque, ritengo che siamo in parecchi a considerare che le scelte per l’uso della Piazza Ariostea siano per lo meno discutibili. Per esempio su estense.com, in data 16 giugno 2025, ho letto l’intervento di Claudia Zamorani di Finalmente 2024 Ferrara, che si chiede “Piazza Ariostea come Stadio: ma la Soprintendenza, dov’è”, e chiarisce puntualmente il suo pensiero.