Ore 15.22: Commissione bilancio del Consiglio comunale. Tranquilla discussione su una normale delibera nella quale la sottoscritta aveva poco prima evidenziato quello che è stato subito definito come mero errore materiale, ma il consigliere dispettoso non vuol perdere l’occasione di fare il suo eterno e noioso giochino e mi dileggia.
Ore 16.25: in discussione una delibera di variazione al bilancio preventivo ‘25-‘27, approvato a febbraio pari ad un importo, per la sola parte di investimento, ad oltre 6 milioni di euro.
Intervengo per sottolineare per l’ennesima volta (e lo farò fino a che sarò consigliera) che quando si illustra un bilancio, ovvero una serie di numeri che riguardano i soldi pubblici, sia per chiarezza di esposizione che per trasparenza politica, data la potente digitalizzazione vantata dall’amministrazione comunale, saggio sarebbe proiettare il documento alla pagina di cui si discute e magari, perché no qualche tabella riassuntiva con grafici riepilogativi di quanto si va raccontando.
Alla mia sollecitazione però l’assessore timoroso risponde così: “finche io sarò assessore al bilancio non vedrete slide perché le slide (diapositive con i grafici e tabelle) le facevo io e le assicuro che ci impiegavo tanto tempo (non abbiamo dubbi in proposito) e mi sono accorto che le slide che dovevano essere uno strumento per semplificare un documento così complicato (lo ammette anche lui) come il bilancio venivano spesso strumentalizzate, sfruttate dai consiglieri, guarda caso di opposizione, per estrapolare a proprio piacimento in maniera strumentale dei dati e stravolgere completamente le cose”, quindi “per principio io non uso le slide”.
Dunque meglio snocciolare numeri a raffica perché si sa che verba volant, soprattutto per i consiglieri e le consigliere che dovrebbero avere la prontezza di cogliere al volo le considerazioni sulle cifre snocciolate. Ma l’assessore oltre ad essere timoroso dei suoi stessi dati, i quali evidentemente sono così fragili da poter essere strumentalizzati, diventa anch’egli dispettoso e sulla linea del collega consigliere aggiunge : “Come ci impegniamo noi a fare questo lavoro credo che sia preciso dovere anche dei consiglieri impegnarsi a studiare, io lo facevo quando ero consigliere di opposizione, passavo i miei sabati, le mie domeniche, le sere, togliendo spazio alla famiglia, al lavoro (una punta di vittimismo sta sempre bene)… non credo che voi abbiate bisogno dell’assessore che vi fa il compitino perché sono sicuro che siate assolutamente competenti poi se non è così ammettiamolo e ne parliamo (il finto paternalismo, specialmente nei confronti di una donna).
Insomma i consiglieri che legittimamente chiedono di avere un testo, almeno lo stesso testo, da visionare tutti insieme mentre ne discutono (è capitato che l’assessore avesse una versione con i numeri delle pagine diversi) sarebbero o esplicitamente ignoranti o almeno lavativi!
Accade però che l’assessore di stipendio prenda 6.624 euro al mese mentre un consigliere prende 40 euro come gettone di presenza alla commissione. Accade che l’assessore, che infatti si era portato due esperte (per evitare gaffes), lavori al bilancio tutto l’anno mentre le consigliere e i consiglieri studiano appunto di sabato, domenica e di sera e pretendono dalla propria amministrazione, anche e soprattutto a nome dei cittadini che rappresentano, di capire bene cosa sono chiamati a votare. Non solo, poiché tutte le sedute ora sono in streaming, se l’assessore avesse il coraggio di proiettare un po’ di numeri magari anche qualche cittadino/a non consigliere ma competente per mestiere potrebbe analizzare le giustificazioni che vengono adottate per spiegare un aumento di spese di oltre 6 milioni di euro a tre mesi di distanza dall’approvazione del bilancio.
La questione è molto politica, come ha ammesso quasi inconsciamente l’assessore: non proietto dati perché i dati devono circolare il meno possibile. Più si divulga e più ci si rende trasparenti e più evidentemente ci si rende soggetti alle critiche e non solo agli elogi che questa amministrazione pretende sulla base delle proprie narrazioni, studiatamente preparate.
Dileggiare l’avversario è una vecchia tecnica che sul lungo periodo rivela tutta la sua inutilità oltre che nefandezza.
L’assessore di un Sindaco che si proclama “uno di noi” aprirebbe il proprio computer e cliccherebbe condividi testo!
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