“Spazi come quello dell’Arci Bolognesi non rompono solo i co…oni, garantiscono che dei presidi essenziali per il quartiere e la città continuino a rimanere aperti. Noi come Arci li chiamiamo circoli-rifugio, perché è la funzione che svolgono nei confronti di chi si sente abbandonato, in pericolo e discriminato. E il nostro Paese è pieno di persone che si sentono così oggi”.

L’intervento di Walter Massa, presidente nazionale di Arci, è arrivato proprio in piazzetta San Nicolò a Ferrara, a pochi metri dalla sede del Bolognesi, in occasione dell’evento per celebrare la memoria di Federico Aldrovandi che si è tenuto il 13 giugno.

È cronaca di queste settimane, infatti, che il Circolo Arci Bolognesi si trova nella complicata situazione di aver ricevuto dal Comune la richiesta di sgombrare i locali dove il circolo – che fieramente porta sulle spalle quarant’anni di attività di aggregazione culturale per la città – ha storicamente la propria casa.

Per spiegare l’importanza che un luogo dove sentirsi al sicuro è capace di avere sulla comunità, Massa ha proseguito ponendo l’accento su un concetto chiave, che “nessuno deve essere lasciato solo. Bisogna curare la solitudine perché è quella che ti ferma dal metterti in mezzo quando assisti a qualcosa di sbagliato che sta avvenendo davanti ai tuoi occhi, che ti impedisce di esprimerti”.

Infine, parole emozionate sono state espresse dal presidente di Arci a proposito della bandiera dedicata a Federico Aldrovandi, che da anni sventola imperterrita in curva Ovest alla Spal. “Oltre alla mia militanza in Arci, io frequento ancora oggi il mondo delle curve. Vedere quella bellissima bandiera per Federico genera ogni volta grande rispetto e anche un sentimento di rabbia. Guardarla ti porta a voler fare qualcosa per colmare una profonda ingiustizia”.