Attualità
16 Giugno 2025
La segretaria nazionale del Sindacato italiano lavoratori polizia è intervenuta venerdì all'incontro organizzato dal Comitato Federico Aldrovandi

Pascali (Silp-Cgil): “Essere odiati fa odiare”

di Redazione | 2 min

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"È morto da eroe". Non usa mezzi termini Monica Ferraccioli, sindaco di Castelnovo Bariano, in provincia di Rovigo, per commentare la tragedia in cui ha perso la vita il proprio concittadino 16enne Aymane Ed Dafali, morto sabato (14 giugno) sera al Lido degli Estensi, nel tentativo di salvare una coppia di villeggianti

Irreperibile la coppia soccorsa da Aymane

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Anselmo: “Il processo Aldrovandi risolto grazie a Anne Marie Tsegue”

“Eravamo in pochi. C’erano tanti testimoni, ma alla fine il processo Aldrovandi lo abbiamo risolto grazie a Anne Marie Tsegue, la donna camerunense con il permesso di soggiorno in scadenza, che ebbe una crisi di coscienza e raccontò quanto aveva visto. Per il resto eravamo soli, c’è poco da fare. Alle nostre manifestazioni, le persone arrivavano perlopiù da fuori, da altre città. Il clima che si respirava era molto difficile”

“Occupandomi di fare sopralluoghi nelle scuole di polizia posso dire che adesso le nozioni vengono dispensate in maniera troppo sommaria. Cinque minuti e poi si passa ad un altro argomento. La manovra di immobilizzazione del soggetto (la stessa di cui è rimasto vittima Aldrovandi, ndr) non si impara nei centri di formazione. E da qui la paura. Perché non fare una petizione affinché si investa sulla formazione di chi fa il nostro lavoro di poliziotto?”

Michela Pascali, segretaria nazionale del sindacato di polizia Silp-Cgil, è intervenuta così nel corso dell’evento dedicato alla memoria di Federico Aldrovandi, che si è tenuto a Ferrara venerdì sera (13 giugno), al circolo Arci Bolognesi. E la platea gremita ha risposto con un gran applauso.

Nel discorso della poliziotta, 51 anni, originaria di Lecce, da tempo un simbolo per il suo impegno nell’attività a sostegno dei diritti Lgbt, ha trovato posto anche una poesia di Pier Paolo Pasolini, in cui l’intellettuale rilevava – a proposito della polizia – come “essere odiati fa odiare”. E su questo punto Pascali ha voluto precisare: “Da dove parta l’odio ha poca importanza. Essere qui oggi dalla stessa parte è cruciale per smettere di odiarci reciprocamente, dobbiamo costruirla insieme la sicurezza e darle un senso”.

E poi, in chiusura, ancora un messaggio di forte vicinanza, con l’efficacia di un ponte che andrebbe a ricongiungere cittadinanza e forze dell’ordine: “Come Silp siamo noi a chiedere aiuto a voi, perché insieme possiamo davvero cambiare le cose”.

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